Il rischio di una nuova emergenza rifiuti nella penisola salentina è sempre più concreto. L’Sos è arrivato negli ultimi giorni quando i 26 comuni del nord-Salento hanno dovuto far i conti con cumuli di spazzatura rimasti per strada. Da Lecce a Monteroni, da Salice a Lequile, passando da Squinzano fino a San Cesario. Il problema è legato all’imminente chiusura per cinque giorni della discarica di Statte, gestita da Cisa, dove convergono i rifiuti dell’area dell’alto Salento. Lo stop è giustificato dal raggiungimento del limite consentito delle 2.500 tonnellate della discarica tarantina che adesso è chiamata a effettuare i controlli su quanto raccolto.
Un grosso problema questo per i comuni che si servono della struttura di Statte e adesso urge un piano B su dove collocare l’immondizia comunale. Dal Comune di Lecce la proposta c’è già è porta sempre nella direzione della provincia di Taranto. La soluzione tampone, propongono da Palazzo Carafa, è quella di trasferire i rifiuti raccolti nella discarica di Grottaglie. Un’ipotesi, questa, avanzata dal direttore dell’Oga Fernando Bonocuore direttamente alla Regione Puglia e sposata dal sindaco del capoluogo barocco Paolo Perrone.
Per far aprire le porte della discarica di Grottaglie, però, serve il placet del governatore Michele Emiliano. Nella sua qualità di Commissario delle Ato, infatti, Emiliano dovrebbe firmare il contratto con la struttura di Grottaglie.
‘Sabato ho un incontro con il Presidente Emiliano e mi aspetto garanzie che rincuorino la cittadinanza salentina’. A dirlo è il Primo Cittadino di Lecce Paolo Perrone nel corso dell’inaugurazione del PalaComieco in Piazza Sant’Oronzo. Poi rincara la dose: ‘Se tali risposte non dovessero arrivare, siamo pronti ad azioni politiche forti per incalzare la Regione a mettere fine a questa emergenza.
‘Il Salento non merita questa situazione – conclude Perrone – siamo tra i primi nel mezzogiorno a livello strutturale, e non ci va di pagare i ritardi altrui’.
Parole, queste, che fanno eco a quelle pronunciate dal Presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone, il quale nei giorni scorsi ha ribadito come, a ridosso della stagione estiva, il territorio non può permettersi di farsi trovare in questo stato agli occhi dei turisti, pronti a invadere il Salento.
