Con nota protocollare n.162862 del 24 ottobre scorso, indirizzata al diretto interessato, e per conoscenza ai direttori ospedalieri di Lecce e Scorrano, al Direttore del Controllo di Gestione dell’Asl di Lecce, al direttore dell’Area Gestione Personale e ai direttori di Area e Macrostruttura aziendale, la Direzione Generale dell’Azienda Ospedaliera leccese ha nominato definitivamente il Dott. Giuseppe Pulito quale Primario del Reparto di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale Vito Fazzi di Lecce, strappandolo in buona sostanza al nosocomio di Scorrano.
Polito ricopriva già ad interim l’incarico, dopo che era stato chiamato a sostituire dal 30 giugno scorso il dott. Raffaele Caione. Ma da fine ottobre, dal 24 appunto, ormai è ufficiale, dovrà tagliare i suoi ponti professionali con l’ospedale di Scorrano per dedicarsi a tempo pieno a Lecce.
Il Vito Fazzi, del resto, come si legge nella nota, è di grado superiore all’Ospedale di Scorrano, perdonate la semplificazione. Tecnicamente si dice che il Fazzi ricopre il ruolo di “ospedale hub, al quale fanno riferimento, per le specialità presenti e per il ruolo strategico, tutti gli altri ospedali per le patologie di maggiore complessità ed è quindi lì che devono essere inviate – a parità di carenza di organico – le eccellenze professionali disponibili, in posizione di stabilità”..
Quindi, se Lecce adesso risulta coperta da una figura strategica e se per il primario potrebbe certamente trattarsi di una promozione professionale, per Scorrano si tratta invece di una perdita secca.
E dall’ospedale salentino non mancano certo di lamentarsi, facendo giungere a conoscenza dell’opinione pubblica la difficilissima situazione della pianta organica in cui si trovano.
Ora, a Scorrano, restano come Primari il solo Dr. Perulli (Pronto Soccorso), il Dr. Fellini (diviso tra la Medicina di Scorrano e Poggiardo) ed il Dr. Perrone (Pediatria). Mancano i Primari in ben sette reparti. 7 reparti, per essere ancora più chiari, sono privi della figura apicale e per la precisione: Cardiologia, Ortopedia, Laboratorio di Analisi, Chirurgia, Ginecologia,Radiologia ed Anestesia.
La paura è che dal depotenziamento alla chiusura il passo sia breve, visto il piano di riordino che pende come una spada di Damocle e malgrado le rassicurazioni delle ultime settimane.
L’Opposizione di Via Capruzzi prende subito la palla al balzo per sottolineare le carenze a cui va incontro Scorrano e Luigi Mazzei di Forza Italia non perde tempo per lanciare un grido d’allarme: «Come si potrà andare avanti? Come si potrà proseguire su questa strada? Non si stanno spianando le praterie della chiusura dell’Ospedale? Sarà facilissimo tra qualche mese, magari a Primarie del centrosinistra concluse, andare in giro a dire che l’Ospedale di Scorrano è debole, non ha primari, è il primo della lista che deve essere chiuso, ecc. ecc…Si farà molto presto. Tutti lo sanno ma nessuno lo dice, con grande disprezzo dell’opinione pubblica salentina a cui è stato fatto credere che erano state sufficienti due paroline del Pd nell’orecchio dell’Assessore Donato Pentassuglia per far passare il piano di riordino in una terra di Bengodi…Siamo allo sbando. Si decreta così la chiusura di Scorrano»