Abolizione Segretari comunali, Anci Puglia non ci sta e scrive a Renzi

Anci Puglia chiede al Governo di rivedere la propria posizione, nell’auspicio che sul tema si attivi un concreto percorso di condivisione delle scelte, soprattutto quando queste vanno ad incidere sulla responsabilità personale dei sindaci.

Giovedì la contestazione degli studenti e dei professori contro la riforma de “La Buona Scuola”, nelle ore successive altre critiche a proposte di legge che il Premier Matteo Renzi sta portando in Parlamento e che, spedito come non mai, cerca di far approvare nelle sedi opportune.

L'Anci Puglia (Associazione dei Comuni Italiani), non ci sta e in un documento a firma del Presidente, Sen. Luigi Perrone, esprime dissenso rispetto alla proposta di abolizione della figura del Segretario comunale, in quanto rischierebbe di indebolire la dirigenza da affiancare agli amministratori locali.

Anci Puglia ribadisce invece, l’esigenza di una riforma organica della categoria, al fine di dotare i Comuni di una dirigenza apicale adeguata per competenze e funzioni. Per il presidente Perrone, la figura del Segretario comunale resta professionalmente infungibile, importante ai fini della trasparenza e della legalità dell’azione amministrativa.

L'Anci quindi, chiede al Governo di rivedere la propria posizione, nell’auspicio che sul tema si attivi un concreto percorso di condivisione delle scelte, soprattutto quando queste vanno ad incidere sulla responsabilità personale dei sindaci. L’associazione pugliese, infine, ritiene utile e necessaria una riforma della PA e della dirigenza, ma ribadisce che il riordino deve essere improntato alla efficienza ed alla razionalità, ma soprattutto, alla difesa dei principi di autonomia comunale, democrazia e legalità.



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