Addio a Gustavo Selva. Il giornalista e politico nel ricordo di Adriana Poli Bortone

Il mondo del giornalismo e della politica piange per la scomparsa di Gustavo Selva che si è spento nella sua casa di Terni all’età di 88 anni. Il cordoglio di Adriana Poli Bortone ‘se ne va anche un amico’.

Giornalista, ma anche politico. Gustavo Selva, una delle penne più apprezzate e uno dei volti più noti della Rai si è spento all’età di 88 anni. Aveva deciso di vivere lontano dai riflettori, da quella scena che aveva dominato per anni, rifugiandosi a Terni insieme alla sua seconda moglie, una farmacista umbra sposata a 86 anni.
 
Una delle sue ultime apparizioni pubbliche risale al dicembre 2011, quando si presentò da editorialista del 'Secolo d'Italia' a Palazzo Chigi alla conferenza stampa di Mario Monti per domandare all'allora premier se, dopo aver chiesto sacrifici agli italiani, intendesse dare l’esempio rinunciando ad uno dei suoi onorari, nel quadro della ‘moralizzazione’. La provocazione ebbe un forte eco sulla stampa che non esitò a parlare del ritorno tra i cronisti di "Radio Belva", il nomignolo che gli fu affibbiato, secondo la vulgata, da Luigi Pintor per gli editoriali anticomunisti che confezionava da direttore del Giornale Radio2. Un soprannome che Selva accettò volentieri: «Sostengo le mie idee con la forza di una belva che non sbrana, ma azzanna feroce gli argomenti».
 
Poi decise di darsi alla politica, prima nelle file della Democrazia Cristiana, poi in Alleanza Nazionale e in Forza Italia. Nonostante la sua professionalità, le sue battaglie, il suo acume, le sue parole che lasciavano sempre il segno, la sua voce che entrava con forza nelle case degli italiani, sfiorandone le coscienze, Selva fece parlare di sé nel 2007 per la vicenda dell'ambulanza: invitato a un dibattito televisivo a La7, per evitare di arrivare in ritardo avrebbe finto di avere un malore, facendosi portare agli studi tv da un'ambulanza del 118. Un episodio che gli costò una condanna a sei mesi per truffa aggravata ai danni dello Stato.
 
Lascia tre figli, uno era morto nel 2008, e quattro nipoti.
 
 
A ricordare il giornalista è Adriana Poli Bortone «Con Gustavo Selva iniziai da Lecce la vittoriosa campagna elettorale del ’94 – ricorda l’esponente di Fratelli d’Italia- Alleanza Nazionale – da allora siamo rimasti legati da amicizia e stima. Con la sua cultura e la sua eleganza verbale ha contribuito notevolmente al percorso dal Movimento Sociale Italiano ad Alleanza Nazionale, partito del quale seppe essere fedele interprete con il suo ruolo di presidente di gruppo della Camera».
 
«Con la sua morte – conclude l’ex sindaco di Lecce – scompare non solo un politico colto ed equilibrato, ma anche un grande giornalista che ha segnato la storia della Rai e soprattutto un padre che consideravo innaturale l’essere sopravvissuto alla morte del figlio».