Aldo Moro, sì a commissione d’inchiesta per far luce sul delitto

Via libera definitivo del Senato al disegno di legge che istituisce una commissione parlamentare d’inchiesta sul caso Moro. 178 sè¬, 11 no e 46 astenuti

Con 178 sì, 11 no e 46 astenuti il Senato ha approvato, in via definitiva, il disegno di legge sull’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta per far luce sul rapimento e l’uccisione del presidente della Democrazia Cristiana, Aldo Moro. Era il 16 marzo del 1978, quando in quella che divenne nota come strage di via Fani un commando delle Brigate Rosse sequestrò l’onorevole magliese e uccise cinque uomini della sua scorta. Una data che, insieme a quella del 9 maggio 1978, giorno del ritrovamento del cadavere dello statista nel cofano di una Renault 4, parcheggiata via Caetani a Roma, rimarrà indelebile nella memoria degli italiani. Sono trascorsi 36 anni e non sono bastati a far luce su quegli avvenimenti che scrissero una delle pagine più tristi della storia italiana. A distanza di tanto tempo la verità sembra ancora lontana dall’essere svelata del tutto. Non è semplice parlare del «caso Moro» non è facile raccontare i fatti perché significa addentrarsi in un ramificato tunnel di segreti, omissioni, interrogativi, domande che non hanno ancora trovato una risposta.

È la terza volta che si decide di tornare a “investigare” su questo mistero che anno dopo anno si arricchisce di nuove rivelazioni, di nuovi colpi di scena. Composta da 60 membri (30 deputati e 30 senatori) la commissione d'inchiesta avrà così il compito di accertare «eventuali nuovi elementi che possono integrare le conoscenze acquisite dalle precedenti commissioni parlamentari di inchiesta sulla strage di via Fanisul sequestro e sull'assassinio di Aldo Moro; eventuali responsabilità sui fatti riconducibili ad apparati, strutture e organizzazioni comunque denominati ovvero a persone a essi appartenenti o appartenute».

«L'istituzione di una nuova Commissione parlamentare d'inchiesta sul rapimento e sull'uccisione di Aldo Moro – ha detto il relatore del ddl Miguel Gotor che da storico ha scritto un libro sul caso Moro – è un atto significativo e qualificante che permetterà di integrare il lavoro di precedenti Commissioni d'inchiesta alla luce della nuova normativa sul segreto e sulle procedure di declassificazione e delle recenti disponibilità archivistiche offerte soprattutto dai Paesi dell'Europa orientale».



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