‘Alimentare Cerano e Ilva col gas di Tap’, l’idea di Emiliano da Parigi

‘Spostare l’approdo TAP da Melendugno al Porto di Brindisi, dove il gasdotto si aggancerebbe ad una rete già esistente, per poi alimentare Cerano e l’ILVA’. La proposta di Emiliano alla conferenza ONU sul clima tenutasi a Parigi.

Decarbonizzare la Puglia, ora c’è la proposta in 10 anni mirata a non utilizzare più il carbone, in una regione leader in Italia per la produzione da eolico e fotovoltaico, e che consuma meno della metà dell'energia prodotta. Il Governatore Michele Emiliano, presente alla Conferenza Onu sul clima tenutasi ieri a Parigi, coglie al volo “L'occasione che ci viene data – riporta una nota ANSA – dall'accordo internazionale che l'Italia ha siglato per l'arrivo sulle coste pugliesi del gasdotto Tap". In questo momento, il gas rappresenta un’alternativa importante rispetto al carbone. Da qui, l’idea di valorizzare l’opera che TAP realizzerà sulle coste pugliesi: spostarne l’approdo da Melendugno al porto di Brindisi, dove il metanodotto si aggancerebbe ad una rete già esistente. Così facendo, dunque, si alimenterebbe la centrale elettrica di Cerano che l’acciaieria dell’ILVA, a Taranto.

Una pazzia, una follia? Piuttosto, una sorta di “sogno” per la Marina di San Foca. Perché, se i vertici locali e internazionali valutassero la proposta, ne gioverebbero in termini di fiducia da parte della popolazione salentina. D’altronde, parola di Emiliano, “essere qui senza fare proposte concrete non avrebbe senso”. ‘Cambiamenti climatici: la sfida delle regioni italiane e mediterranee’, il titolo dell’evento (che ha visto il proprio svolgimento nella Observer Room 12) organizzato dal Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, in collaborazione con la Società Italiana per le Scienze del Clima e Basque Centre for Climate Change – BC3.

Alla vigilia di uno storico accordo sul clima che si prevede sarà concluso in chiusura della COP21 di Parigi, dove delegazioni di oltre 170 paesi sono al lavoro per concordare azioni da intraprendere per contenere il riscaldamento del Pianeta, le Regioni italiane sono protagoniste al meeting internazionale delle Nazioni Unite dove affermano la necessità e l’importanza del governo dei territori per mettere in pratica te concrete ai cambiamenti climatici e che siano nel segno dello sviluppo e della sicurezza per le generazioni presenti e future, per l’ambiente, per i sistemi socio-economici.

Francesco Pigliaru, Presidente della Regione Sardegna, ha sottolineato come è indispensabile che le regioni siano presenti a un evento di portata internazionale come la COP parigina. “Le iniziative per affrontare i cambiamenti climatici non possono funzionare senza i territori, perché sono questi ultimi che fanno le cose essenziali. Essere alla Copo è un’occasione unica per scambiare esperienze e conoscenze senza le quali rischieremo di andare molto più lenti nella lotta al cambiamenti climatico”.
 
L’analisi e la valutazione dei molteplici settori su cui gli effetti negativi di un clima che sta cambiando sono stati al centro dell’intervento di Riccardo Valentini, Capogruppo PD nel Consiglio regionale della Regione Lazio. “Non si tratta esclusivamente di un problema energetico – ha spiegato Valentini – bisogna tener conto del capitale ambientale e umano che viene coinvolto e di come i cambiamenti climatici interagiscano con i sistemi ambientali, economici e sociali”.

Chissà se magari il Sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti, ci abbia ripensato sentendo l’ipotesi avanzata dal presidente di via Capruzzi.

Ricordiamo, infatti, che non troppo tempo addietro, ci fu un secco 'no' ad un eventuale spostamento della Tap a Cerano. 'La soluzione individuata è la migliore', dichiarò smorzando ogni entusiasmo.