Il giovane assessore Delli Noci potrebbe essere il primo candidato, figlio dell'amministrazione Perrone, a concorrere per il dopo Perrone. "I tempi non sono ancora maturi per dare ufficialità a questo progetto" – si sente dire da più parti, ma il progetto c'è, gli elementi che lo contraddistinguono anche e appaiono evidenti. Il no al tavolo del centrodestra, la collaborazione con "Andare Oltre" di Mellone, l'allontanamento dai simboli di partito e la costruzione di liste civiche a supporto potrebbero essere lo schema di una candidatura ormai annunciata.
Saper sentire il cambiamento – Primo fra tutti, il giovane Assessore leccese è stato in grado di sentire il cambiamento e non soltanto da un profilo meramente politico. Innovatore per diritto di nascita, politico per passione fin dai tempi dell'università, ha sognato per primo una Lecce 4.0, digitalizzata e rinnovata, scontrandosi spesso con quella parte della città che faticava a capire, fattivamente, in cosa consistesse e quanto peso avesse il suo lavoro; la società civile ne ha grande stima, i partiti leccesi da destra a sinistra ne apprezzano le doti e, sovente, si sono cimentati nel tentativo di tirarlo dalla loro, senza però riuscirci. Già durante le trascorse elezioni regionali era riuscito nel difficile proposito di conservare una posizione esterna, quasi estranea, a quella della coalizione con cui, tutt'oggi, governa Lecce; in queste settimane ne critica i modi e sbatte la porta in faccia a quella stessa coalizione che prova a "bruciare" il suo nome sul tavolo di una trattativa, vessillo di tutto quanto Delli Noci disconosce: il sistema dei partiti, ormai ampiamente contestato da Nord a Sud.
Scelto il metodo delle primarie delle idee, era prevedibile che l'Assessore non si prestasse al gioco del toto-nomi, il cui esito servirà, ad oggi, esclusivamente a notificargli il nome del suo probabile sfidante politico per la campagna elettorale alle porte. Il tempo del rinnovamento lo aveva sentito nell'aria quando l'amico Giuseppe Mellone, divenuto Sindaco di Nardò sollevando il malumore popolare in un duello elettorale all'ultimo voto, aveva sconfitto quella che lo stesso Mellone apostrofava "casta neretina" (L'avvocato Risi del Pd era il Sindaco uscente al primo mandato, ndr); ancora, che i tempi stessero cambiando, Delli Noci lo aveva fiutato quando, a Gallipoli, i cittadini preferivano un giovanissimo 30enne, Stefano Minerva, come nuovo Sindaco della città piuttosto che i soliti nomi di quei partiti che da anni si avvicendavano alla guida di Palazzo Balsamo. Negli stessi giorni, Roma e Torino si affidavano alle capacità di due giovani e quasi inesperte amministratrici poco più che 30enni.
Potrebbe essere stato uno di questi momenti della politica, salentina e non, a suggerire a Delli Noci che, di lì a poco, sarebbe arrivato il momento di capire se anche Lecce, nonostante la spiccata identità conservatrice, potesse credere nel progetto di un giovane, ambizioso innovatore. Ad oggi, Delli Noci sembra essere intenzionato a procedere in questo senso, con non poco coraggio e con buona pace di quanti lo proponevano come candidato di questo o quel partito.
La costruzione di un programma elettorale dal basso – In queste settimane, Delli Noci sta portando in giro per la città le prime tappe delle sue "primarie delle idee", un valido strumento per costruire un progetto certamente più ampio che rende protagonisti i cittadini e gli restituisce un ruolo centrale. Ad ogni buon conto, in passato, Delli Noci si era già servito di questo strumento partecipativo (il progetto "Lecce Social Innovation City" nasceva con identiche modalità, ndr) e, diversamente dagli altri partiti impegnati nell'individuazione di un valido candidato, l'Assessore starebbe già scrivendo, insieme con la sua città, proposte, idee e pianificazioni. Queste consegneranno a Delli Noci l'identikit della Lecce del futuro, nella quale i cittadini si riconosceranno facilmente in qualità di autori. Se queste primarie delle idee dovessero realmente dare vita ad un programma elettorale a misura di cittadino, l'Assessore si troverebbe in netto vantaggio rispetto a destra e sinistra. A vantaggio di Delli Noci giocherebbe anche quel sentimento di populismo diffuso a causa del quale, i cittadini, sarebbero da tempo sfiduciati nei riguardi di destra e sinistra; resta da capire se anche la borghese e tradizionalista Lecce risponderà positivamente alla rottura dei consueti schemi politici sulla scia di quel cambiamento che ha invaso, da tempo, tutto il paese.
Nessun simbolo di partito, solo liste civiche – L'unico schema efficace e innovativo per Delli Noci sarebbe quello messo in pratica da Pippi Mellone, a Nardò: l'idea di ripetere lo schema neretino su Lecce nascerebbe, infatti, proprio dalla profonda amicizia e reciproca stima che lega i due giovani amministratori, oltre al fatto che la loro formazione politica avrebbe radice comune ("Azione Giovani" – Alleanza Nazionale, ndr). Inoltre, il successo riscosso a Nardò dalla lista civica "Andare Oltre", avrebbe convinto Mellone a dare il placet per la formazione di una lista civica, con il medesimo nome, a supporto della candidatura di Alessandro Delli Noci su Lecce. Se dagli ambienti di "Andare Oltre" arriva la conferma di una nuova sfida elettorale, in quel di Lecce al fianco dell'Assessore all'Innovazione, tuttavia, la partecipazione di Federica De Benedetto al progetto di Delli Noci, sembrerebbe essere ancora molto incerta.
La giovane Vice coordinatrice regionale di Forza Italia confessa di essere al lavoro già da tempo (luglio 2016, ndr) per la compilazione di una lista civica nella quale dare spazio a giovani, cittadini e imprenditori con la volontà di ricostruire il futuro della città; la lista dovrebbe chiamarsi "Primavera leccese", ma è la stessa De Benedetto a rivelare che, al momento, non avrebbe ancora chiaro se restare al fianco del progetto Delli Noci che al momento la appassiona molto, o se fare ritorno tra le fila di Forza Italia sostenendo il progetto del suo partito d'origine; in Forza Italia scommettono di sì. La terza lista che, quasi certamente, potrebbe essere a sostegno del progetto Delli Noci sarebbe quella dell' Architetto Foresta, già legato all'Assessore da profonda amicizia e progetti comuni; anche in questo terzo caso la formazione della lista trova conferma nelle dichiarazioni rilasciate dallo stesso Foresta, ma il suo destino (nome della lista, nomi e numero dei candidati, ndr) sarebbe strettamente legato alle decisioni di "quelli di Andare Oltre".
Unica altra anticipazione che l'Architetto concede è una curiosità sui punti programmatici che la sua civica proporrà: saranno tradotti e pubblicati in dialetto e in inglese; un espediente per essere alla portata di tutti. Al netto delle notizie riportate, emerge un dato incontrovertibile: il ruolo di Mellone nel progetto Delli Noci sembrerebbe essere fondamentale ed il suo peso più rilevante di ogni altra previsione.
Amministrative 2017: Delli Noci potrebbe essere il primo candidato Sindaco per Lecce
Il ‘No’ al tavolo del centrodestra, l’amicizia con Mellone, le liste civiche collegate e nessun simbolo di partito: il possibile schema di una candidatura ormai quasi annunciata.