«Sono passati venti giorni dal ‘tavolo del centrosinistra’ a cui si sono seduti i segretari e rappresentanti di partiti e movimenti politici più o meno rappresentativi a Lecce ma, a dire la verità, stento ancora a capire che cosa a quel tavolo si sia deciso o sottoscritto». A fare il punto della situazione in vista delle elezioni amministrative che vedranno il capoluogo barocco impegnato a decidere sul dopo-Perrone è il consigliere regionale del Partito Democratico, Sergio Blasi.
L’ex sindaco di Melpignano non nasconde la sua preoccupazione per quanto sta accadendo nel partito, anzi teme che «ancora prima di cominciare si stiano già perdendo pezzi o, nella migliore delle ipotesi, si stia perdendo tempo». Già, il tempo sembra essere fondamentale in una città come Lecce, dove indipendentemente dagli schieramenti per vincere l’importante partita delle comunali è importante avere le idee chiare fin da subito. Quelle che, secondo Blasi, mancano al PD: «A questo tavolo, convocato per ‘partire dai contenuti e non dai nomi’, per ora di contenuti non si è vista neanche l’ombra. Leggo, invece, che c’è chi affannosamente cerca ‘due o tre nomi’ da circa venti giorni. Credo sia il momento di darsi una sveglia».
Individuare i nomi giusti da candidare, indubbiamente, non è facile, ma da qualche parte bisogna pur partire. Tante le proposte lanciate in questi mesi: da quella di far scendere in campo Dario Stefano al rumor su Saverio Sticchi Damiani, deus ex machina del Lecce calcio passando poi per l’ipotesi, che qualcuno attribuisce a Loredana Capone, di puntare su Alessandro Delli Noci, che potrebbe traghettare i voti del centrodestra sulla sponda opposta. «Da parte mia – si legge nel comunicato – ho ribadito più volte la disponibilità a partecipare a primarie di coalizione, magari con (e non contro) il senatore Stefàno. Lo stesso che pochi giorni fa, nel programma di Concita De Gregorio, ha fatto comprendere al pubblico televisivo leccese che la sua candidatura è una possibilità concreta». Allora, si domanda Blasi perché dobbiamo essere costretti ad assistere da un lato al silenzio di Stefàno, dall’altro al tatticismo goffo di persone che danno l’impressione di non saper che pesci pigliare?
Insomma, per il consigliere dem «affidarsi ai ‘domani faremo’ o agli ‘stiamo decidendo’ o fissare le primarie per le Calende Greche, con l’obiettivo reale di non farle mai, non è un comportamento credibile per una coalizione che ha già tanto da recuperare. E soprattutto non mi è rispettoso delle persone che l’anno prossimo potrebbero votare per il centrosinistra a Lecce. E che guardano questo spettacolo con crescente sconcerto».
Amministrative a Lecce, centrosinistra alla ricerca dei nomi da schierare. Blasi punta ancora sulle primarie
Le amministrative del 2017 non sono poi così lontane, soprattutto se la partita elettorale si gioca in una città come Lecce. Sergio Blasi, consigliere regionale del PD, striglia il Partito indeciso sui nomi da schierare: ‘Credo sia il momento di darsi una sveglia’.