Berlusconi è¨ colpevole, ma la sete di vendetta lo vorrebbe ad Alcatraz

Con buona pace di chi sperava in una condanna piè¹ dura, Il Tribunale di sorveglianza ha deciso di mandare Berlusconi a servire gli anziani. Gli assetati di vendetta restano a bocca asciutta.

In tanti non hanno digerito in queste ore la decisione del Tribunale di sorveglianza di Milano di mandare Silvio Berlusconi a scontare la sua pena ai servizi sociali. C’è chi avrebbe preferito soluzioni più drastiche ed esemplari, nel solco dell’odio politico che ha avvelenato l’Italia negli ultimi vent’anni.

Berlusconi è colpevole secondo la legge italiana, la condanna nel terzo grado di giudizio non può dare adito a diverse interpretazioni, al massimo si può discutere della gravità della sua colpa.
E su questo si sta scatenando un tornado di opinioni, perché la decisione dei giudici di fargli scontare la pena ai servizi sociali a qualcuno è sembrata poca roba.

I nemici di Berlusconi si sono visti rovinare la giornata dalla notizia, e chi aspettava la peggiore gogna deve rimandare l’appuntamento. Purtroppo in questi casi non va in scena la sete di giustizia, ma la sete di vendetta, che è cosa ben diversa. Ci si dimentica del valore rieducativo della pena e si pensa invece ad Alcatraz, a come sarebbe stato bello magari vedere Berlusconi spedito a Yuma a spaccare pietre.

Invece no, non andrà così, Silvio Berlusconi, il condannato Silvio Berlusconi, andrà a servire gli anziani e scoprirà il lato bello della vita umana, quello della solidarietà, anche se forzata e gli farà bene, a lui, ai suoi elettori e anche ai suoi detrattori, impegnati a lanciargli improperi e maledizioni come non mai.

Nemmeno questa volta ci sono riusciti. C’era chi si era preparato per bene e aveva invitato gli amici a cena, chi aveva ordinato le pizze e la birra per godersi al meglio lo spettacolo della notizia di Berlusconi arrestato e costretto a vivere da recluso, come un rapinatore, uno spacciatore, o un ladruncolo. Del resto D’Alema avrebbe dichiarato proprio oggi che i normali cittadini vanno in galera per molto meno. Beh a parte il fatto che i normali cittadini non dovrebbero andare in galera se sono davvero normali, Berlusconi non è mai stato un normale cittadino, e nemmeno D’Alema è propriamente il ritratto dell’italiano medio, quello che non ha sete di vendetta, ma di giustizia.

A pochi giorni dalla Pasqua questo significa molto. Basta e avanza quella persecuzione lì, e la flagellazione del venerdì santo, per chi proprio non sa resistere agli spettacoli violenti.