«La Giunta Russo tenta di ingannare i cittadini con giochi di prestigio e illusionismo». È questa la denuncia lanciata da Anna Rita Picci, segretario cittadino del Partito Democratico per il comune di Ruffano. «Tanti di noi ricorderanno quei banchetti posti agli angoli di strade un po’ nascoste sui quali un uomo, con le mani ossute e svelte, faceva saltare tre carte da una parte all’altra. Ogni tanto mostrava, girandole, la carta che avrebbe perso o quella che avrebbe vinto: “questa vince, questa perde, Signori! Fate le vostre puntate”. Allora – ironizza la Picci – molti di noi erano convinti che quell’uomo possedesse poteri magici e fosse in grado di far sparire o spostare magicamente la carta che avrebbe vinto. Ecco, questo è ciò che ha caratterizzato l’intero mandato di Russo & Co».
I motivi per i quali il Pd del paese si è scagliato contro il sindaco Carlo Russo portano alla questione del trasferimento della biblioteca di via Napoli. «Già nel maggio scorso – spiega la Segretaria – avevamo denunciato ai cittadini tutti (e successivamente agli organi preposti) il tentativo della Giunta che attraverso due deliberazioni del 6 aprile 2016, si approvavano rispettivamente il trasferimento della biblioteca dagli attuali locali di Piazza Libertà in Via Napoli, e la concessione, in comodato d’uso, dei suddetti locali alla Parrocchia San Francesco per “scopi-assistenziali” non meglio specificati».
La denuncia da parte dell’opposizione, in particolare, si riferiva ai motivi del trasferimento. «Perché trasferire la biblioteca in Via Napoli – si chiede ancora Anna Rita Picci – dove il Comune prevedeva un esborso di 20mila euro per i lavori di manutenzione straordinaria e invece di trasferire la biblioteca non concedere in comodato d’uso quei locali alla Parrocchia? Tutto ciò provocò una mobilitazione da parte di cittadini che raccolsero circa mille firme contro quelle deliberazioni, a cui ad oggi non si è avuto riscontro».
A maggio, quindi, il Governo cittadino delibera il comodato d’uso del fabbricato di Via Napoli all’I.S.P.A., l’Istituto Superiore di Pubblica Amministrazione, un ente di formazione accreditato dalla Regione Puglia. La delibera, dove è contenuto il provvedimento, specifica: “I locali si intendono concessi in comodato nello stato in cui si trovano, spetterà al comodatario provvedere, a sua cura e spese, alla manutenzione ordinaria e straordinaria dei locali…”.
«In poche parole – afferma ancora la segretaria dem – il Comune di Ruffano dice ai cittadini: “state tranquilli, quest’operazione non costerà neanche un euro alle casse comunali” salvo poi smentirsi con una successiva delibera di giunta, la numero 92 del 21 giugno 2016 , in cui viene aggiunto il seguente capoverso: “il comodatario si impegnerà a non ricevere contributi da parte della Regione e/o Enti dello Stato per l’erogazione del servizio specifico, in quanto, in virtù del comodato d’uso gratuito, avrebbe a disposizione l’intero immobile in assenza di controprestazioni onerose (non avendo a tal fine l’accollo della manutenzione ordinaria e straordinaria). Tale prerogativa a garanzia di una totale assenza di “indebito arricchimento” pena la revoca della concessione».
Con delibera di giunta numero 150 del 17 novembre 2016, però, vengono riportati i costi per lavori di manutenzione straordinaria dell’immobile di Via Napoli per l’importo di 20mila euro a cura dell’architetto Monica Daniele: facile quindi fare l’imprenditore privato con i soldi pubblici travestiti da “nuovi servizi aggiuntivi”, ed è altrettanto facile amministrare e mantenere le “promesse elettorali” facendo gravare i costi sulle spalle dei cittadini’, conclude Anna Rita Picci.
Biblioteca di Ruffano, il Pd accusa il sindaco Russo di ‘giochi di prestigio’
Non usa mezzi termini Anna Rita Picci, segretario cittadino del Partito Democratico per il comune di Ruffano per trattare la questione del trasferimento della biblioteca di via Napoli.