Calimera, i consiglieri Mattei e Palumbo abbandonano l’aula:’Esposizione debitoria in aumento’

Dopo la quinta convocazione illegittima in otto mesi – a detta dei consiglieri d’opposizione Mattei e Palumbo – del Consiglio Comunale di Calimera, entrambi abbandonano l’aula puntando il dito contro ‘l’esposizione debitoria in aumento di questa Amministrazione’.

La quinta volta in otto mesi che il Consiglio Comunale di Calimera viene illegittimamente convocato. O almeno, questo è quanto sostengono i Consiglieri di minoranza Giuseppe Mattei e Leo Palumbo i quali, nell’abbandonare l’aula, dichiarano apertamente:“Denunceremo in Consiglio Comunale l’esposizione debitoria che questa Amministrazione sta progressivamente incrementando”. Insomma, stando alle parole dei due esponenti politici salentini (che non le mandano certo a dire), anche la seduta odierna sarebbe stata “convocata in violazione dei termini previsti dal regolamento del funzionamento del consiglio”. Ci scrivono in una nota stampa, piuttosto decisa, pervenutaci sulla casella di posta elettronica della nostra redazione. Pare, infatti, che la relativa comunicazione sia stata, tra le altre cose, “notificata appena 24 ore prima, senza il dovuto rispetto dei previsti tre giorni prima dell’adunanza".

Delle parole abbastanza forti, se vogliamo dure, che sottolineano “Il continuo calpestio dei più elementari diritti in capo al Consigliere Comunale non può essere tollerato oltre”, affermano i consiglieri di opposizione. Da qui – come anticipato in apertura – la decisione di abbandonare l’aula. Premono il dito sempre sulla “esposizione debitoria in aumento con il costo di un milione di euro per la rinegoziazione dei mutui per quei debiti ereditati dall’Amministrazione Panese-De Vito”.

E non finisce qui. Stilano un piccolo elenco riguardante “l’oltre milione e seicentomila euro per il mutuo di liquidità contratto con la Cassa Deposito e Prestiti”, oppure “i settecentocinquantaduemila euro di anticipazione di cassa fatta all’inizio di quest’anno”.

Per un totale, ad oggi – concludono – di quasi tre milioni e mezzo”.



In questo articolo: