Cantiere ‘Vito Fazzi’, il direttore Gorgoni assicura:’Nessuno stop’

Altro che sospensione. Il cantiere dell’ospedale ‘Vito Fazzi’ va avanti senza interruzioni così com’è stato progettato. Lo chiarisce in una nota il direttore generale della Asl di Lecc, Giovanni Gorgoni.

Un progetto ambizioso da portare avanti senza alcuna esitazione, nonché funzionale alle esigenze di assistenza sanitaria. Parole rassicuranti quelle del Direttore della Asl leccese, Giovanni Gorgoni, che annuncia novità importanti riguardo al cantiere dell’ospedale ‘Vito Fazzi’: “Così come è stato progettato e come l'ho ricevuto, va avanti senza interruzioni per volontà di questa Direzione e per disponibilità dell'impresa”. Insomma, stando ad una nota stampa pervenutaci in redazione direttamente dalla Asl di Lecce, il concetto appare piuttosto chiaro: non è stata disposta alcuna sospensione dei lavori.

Certo, non potrà venire consegnato a novembre 2015. Ciò – spiega il direttore Gorgoni – non per volontà della stessa direzione, bensì in virtù dei ritardi sulle cui cause presto relazionerà il Rup. “Sulla questione del cantiere del Vito Fazzi di cui mi sto occupando sin dal primo giorno di insediamento, voglio essere molto chiaro per evitare facili strumentalizzazioni”.
 
Si tratta di lavori da 117 milioni di euro che, nel corso degli anni, hanno incontrato problemi di diversa natura. Eppure “i miglioramenti in corso d'opera sono possibilispecifica sempre Gorgonie avranno come obiettivo quello di rendere la struttura perfettamente funzionale. Un Dea, cioè un Dipartimento di Emergenza e Accettazione, deve rispondere a precisi requisiti. Abbiamo i margini finanziari e di legge per fare miglioramenti al progetto se, come abbiamo già verificato, si rendono necessari. Questo non significa che sospenderemo i lavori, ma questo territorio non ha bisogno di un altro servizio sanitario nato per l'ennesima volta già monco”.
 
Al più presto Gorgoni dovrà discuterne col Genio Civile e gli utilizzatori finali (ovvero le unità cliniche), che dovranno lavorare in piena rispondenza alle norme di sicurezza e a quelle di accreditamento, troppo spesso sottovalutate. Del resto, elisuperficie, collegamenti e piccole varianti non sono delle imbellettature, ma requisiti che rendono l'opera una struttura di prim'ordine. La loro realizzazione deve avvenire nel rispetto delle leggi e dei regolamenti nell'ambito della stessa aggiudicazione. “Questa Direzioneconcludeseguirà molto da vicino il cantiere senza farsi somministrare verità di comodo".