L'attesa è finita e la fibrillazione delle ultime ore lascia il posto ai primi festeggiamenti. Lecce ha superato il primo turno che la porterà verso l'ultimo traguardo. La Giuria internazionale ha espresso il suo verdetto, nominando il Capoluogo salentino tra le città italiane che continueranno a correre verso il prestigioso titolo. "E' fatta – commenta Paolo Perrone su Facebook – Siamo tra le sei finaliste per Capitale europea della Cultura. Grazie leccesi!"
Martedì pomeriggio la delegazione del comitato promotore per Lecce2019, composto dal sindaco Paolo Perrone, il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, il presidente della Provincia, Antonio Gabellone, il direttore di candidatura Raffaele Parlangeli, il coordinatore artistico Airan Berg, ha illustrato le linee guida del bid book, il dossier composto dalle idee per Lecce che ha scelto di affrontare la sfida verso l'Europa.
Il verdetto della giuria internazionale è chiaro “A conclusione dei lavori inerenti all'incontro di pre-selezione delle città italiane candidate al titolo di Capitale Europea della Cultura, tenuti presso la Sala del Consiglio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo dall'11 al 15 novembre 2013, si annuncia pubblicamente che le città preselezionate sono: Cagliari – Perugia – Lecce – Matera – Ravenna – Siena”.
“Una grande soddisfazione: la selezione é stata dura, sono rimaste fuori città come Bergamo, Venezia, Mantova. Noi siamo partiti come gli outsider, siamo partiti tardi, ma abbiamo recuperato. All'inizio nessuno scommetteva nemmeno una lira sul superamento del primo turno, poi l'appetito vien mangiando e siamo qui” Paolo Perrone commenta così la notizia giunta nel pomeriggio, in un incontro organizzato con i giornalisti e i cittadini presso la libreria Liberrima.
“I meriti vanno distribuiti a chi ci ha creduto sin dall'inizio. Una menzione devo farla a Brindisi e al suo sindaco Mimmo Consales che hanno deciso di affiancarci. Devo ringraziare tutto lo staff e, non da ultimo, la società civile e, soprattutto, i cittadini leccesi. Parlo senza retorica perché questa candidatura ha acquistato credibilità; siamo riusciti a far capire che la nostra proposta era avvertita unitamente da Lecce e dal Salento ed è stata un'arma vincente. Questo é il massimo a cui potevamo arrivare, adesso é necessario che la solidarietà sociale si allarghi”.
E poi l’appello indirizzato a Bari “Oggi chiediamo alla Regione di affiancarci, ma non formalmente, bensì di fatto. Le altre cinque candidate hanno la Regione a loro fianco con convinzione e con impegno di spesa. Al Presidente Vendola chiedo un appoggio istituzionale; si sa che la Regione è l' ente con più risorse: può gestire fondi straordinari in nome e per conto delle istituzioni pugliesi. Bisogna allagare l'alleanza istituzionale che non può prescindere dal soggetto più importante. Non ho dubbi che l'assessore Godelli e i rappresentanti leccesi alla regione ci possano essere vicini. Se così non sarà questo sogno finisce qui”. In merito ai rapporti con la Regione, un commento dal filo amaro “Vendola non mi ha chiamato al telefono, ma noi non ci formalizziamo. Sono certo che gli attestati arriveranno”.
I primi commenti di soddisfazione. Antonio Gabellone "Vittoria! Il sogno meritatamente continua! L’eccezionale lavoro prodotto dall’Amministrazione Comunale di Lecce, dal geniale staff di Airan Berg e per la parte che ci ha riguardato anche da noi della Provincia di Lecce va avanti, ottiene il meritato premio, prosegue questa fantastica corsa verso la candidatura di Lecce a capitale della cultura europea 2019. Abbiamo superato uno scoglio che per tanti rappresentava un risultato impensabile. Tutto il lavoro di questo fantastico gruppo servirà a costruire e rendere ancora più attraente la Lecce del futuro, dai progetti di valorizzazione del paesaggio a una rete urbanistica riprogrammata a misura di vera e propria capitale d’arte e cultura. Siamo pronti e entusiasti all’idea di tuffarci nel prossimo obiettivo, una nuova selezione a cui guardare con grande ottimismo: Lecce non ha nulla di meno delle altre concorrenti. Continuiamo, tutti insieme, senza distinguo politici, a credere in questo risultato che sarebbe storico" .
Simona Manca "Colgo l’occasione per fare i complimenti al sindaco Perrone per l’intuizione che ha avuto, per sottolineare il lavoro che abbiamo fatto tutti insieme, per ringraziare quindi Airan Berg e tutti i componenti lo staff, ma anche e soprattutto i leccesi e i salentini che hanno contributo e che ci hanno creduto sin dal primo momento. Lungi adesso dal sentirci appagati, bisogna tenere rimboccate le maniche e proseguire un lavoro che diventa più oneroso, ma estremamente più affascinante. Ci sentiamo in campo, ancora tutti quanti, per centrare il traguardo finale, per Lecce Capitale europea della Cultura 2019!”
Saverio Congedo "Aver superato questo primo durissimo step – sottolinea – è una soddisfazione enorme. La giuria evidentemente ha riconosciuto il lavoro che è stato fatto e le potenzialità di Lecce e del territorio. Comincia adesso una fase nuova, con responsabilità più grandi e importanti. E’ chiaro che è giunto il momento della Regione Puglia, che se fino a oggi ha tenuto un atteggiamento defilato, è chiamata ora a fare la sua parte fino in fondo, con tutti gli strumenti a sua disposizione. Anzi, colga l’opportunità di questa sfida e di questa affascinante battaglia, che – appunto – le città pugliesi candidate sinora hanno combattuto ciascuna in modo piuttosto isolato” .
Vincenzo Zara "Questo risultato premia l’impegno di tutti e riconosce il valore della città e della sua cittadinanza tutta. Come Università del Salento, il primo pensiero va ai nostri studenti che hanno attivamente collaborato a questa iniziativa fornendo un importante contributo di idee, sempre con grande freschezza ed energia. Il nostro lavoro in questo progetto è in linea con la cosiddetta terza “missione” dell’Università, e cioè quella di un’istituzione che collabora allo sviluppo socio-economico e culturale del territorio in cui opera quotidianamente. Un grazie va naturalmente ai nostri ricercatori e docenti, delle più varie discipline, che in modo trasversale hanno cooperato con taglio scientifico alla conoscenza del territorio, affiancando il direttore artistico Airan Berg e tutto lo staff di Lecce2019: una dimostrazione di come la ricerca, pura e applicata, possa fornire strumenti per la definizione di politiche e azioni culturali che rispondono alle esigenze della comunità. Infine, un ringraziamento alla professoressa Francesca Imperiale che, oltre a fornire il suo apporto come ricercatrice, è stata anche referente tecnico dell’Università".