Centrodestra, primarie o resa dei conti? I nomi dei candidati che si ‘misureranno’ a suon di consensi

Difficile che il centrodestra possa trovare la sintesi su un nome. Si scaldano i motori per le primarie che finora sono state più patrimonio del centrosinistra. Tutti i nomi dei possibili candidati….

E primarie siano. Il centrodestra per superare l’impasse in cui si è incartato, dopo che una sua forza ha proposto la candidatura a sindaco di Adriana Poli Bortone e poi ne è rimasta schiacciata, sembra virare compatto, a velocità sostenuta, sulle consultazioni con la base. Toccherà ai sostenitori scegliere il fatidico nome che correrà contro i competitor.

L’impressione che si ha è che le Primarie saranno primarie per davvero. Non una passerella, non un’incoronazione virtuale, forse qualcosa di simile piuttosto a una resa dei conti.

Quello che è certo è che Adriana Poli Bortone non accetterà l’invito a confrontarsi. La lady di ferro non si fida, teme di essere abbandonata dopo essere stata sedotta, ha paura di uno sgambetto scortese. Pertanto andrà avanti per la sua direzione, restando a capo di una coalizione a tutti gli effetti identificata come Terzo Polo e che rischia di diventare determinante per l’esito finale delle comunali. Importante, da questo punto di vista, sarà la kermesse di sabato prossimo voluta dalle civiche. “L’ Adriana” testerà lì il peso dei suoi ultras e capirà se lanciarsi da subito nell’impresa o restare cautamente in attesa.

Appena saranno ufficializzate le Primarie, cominceranno a scendere in campo i protagonisti che le stanno aspettando per misurarsi. Certamente sarà della partita Saverio Congedo di Fratelli d’Italia che porta in dote oltre al consenso personale anche quello del cognato ed ex sindaco Paolo Perrone. La sua pare essere la candidatura più accreditata.

Della competizione farà parte anche Massimo Fragola di Andare Oltre, candidato di bandiera che ha avuto l’imprimatur del suo leader Pippi Mellone. Le vicende legate al Consorzio Asi dovrebbero essere state digerite dalla coalizione e la civica non dovrebbe cambiare idea circa la sua collocazione di schieramento.

Attesa c’è anche per due altre candidature che aleggiano nell’aria: quella di Gaetano Messuti che dalla sua parte giova dell’appoggio della lista Sentire Civico e quella di Andrea Guido candidato di Direzione Italia e dei fittiani. Sembra che entrambi vogliano misurarsi con la competizione per verificare se il consenso elettorale che sentono sulle loro persone si tramuterà in voti nelle urne.

In tutto questo c’è da comprendere quale sarà la posizione di Forza Italia: appoggerà uno dei contendenti o rivendicherà una candidatura di bandiera chiedendo a qualcuno dei suoi di fare un passo avanti e di misurarsi? La richiesta potrebbe essere rivolta a Federica De Benedetto, ma bisogna capire se la giovane consigliera uscente abbia o meno intenzione di sottoporsi a questo confronto che oltre che essere esterno sarebbe tutto interno al suo partito. Nel frattempo, la maretta negli azzurri è stata sottolineata dal quasi certo abbandono di Rino Martini, pronto a passare, armi e bagagli, nel partito di Matteo Salvini.

Non è più facile la posizione della Lega. Come si comporterà a Lecce quello che viene considerato il primo partito in Italia? Guarderà le Primarie da spettatore più o meno interessato o giocherà da protagonista sottoponendo ai cittadini un suo nome? E quale potrebbe essere? Quello del Segretario Cittadino Mario Spagnolo o quello della consigliera uscente Giordana Guerrieri? Roberto Marti ha molte gatte da pelare nelle sue liste, con divisioni notevoli tra chi vuole le Primarie e chi invece preferirebbe convogliare direttamente, senza perdere tempo, sul nome di Adriana Poli Bortone per stoppare le aspettative di Congedo e Perrone. Chissà, la Lega nelle prossime ore ha un’importante riunione di partito: lo stesso Marti, Andrea Caroppo e la coordinatrice provinciale Elisa Rizzello dovranno trovare la quadra.

Della partita non sarà Luca Russo di Movimento in Libertà. Russo si candiderà direttamente a sindaco di Lecce supportato da tre liste civiche date già per pronte, tra le quali spicca anche quella di SalentoEuropa.

Alla finestra resterà anche Casa Pound che non ha scelto se correre alle primarie di coalizione, appoggiare Adriana Poli Bortone e il terzo Polo o correre da sola con un proprio candidato a sindaco. Importanti saranno le prossime giornate per una valutazione concreta.

A dire la loro vogliono essere anche i 17 consiglieri che con le dimissioni hanno reso possibile la fine dell’esperienza Salvemini. «Ci siamo sacrificati per il bene della città –  ci dice qualcuno che chiede di mantenere l’anonimato –  perché volevamo un centrodestra unito e adesso non ci piace vedere questo clima di odio che si sta configurando. Così si corre il rischio di perdere per davvero. Sulle regole delle Primarie abbiamo il diritto di dire la nostra e di essere ascoltati».



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