Chiusura Ico Tito Schipa, Pagliaro striglia Perrone ‘pensi più a Lecce e ai leccesi’

Si paventa da tempo la chiusura dell’orchestra sinfonica leccese, che tanto ha dato al mondo della cultura locale, italiana e mondiale. Paolo Pagliaro del Movimento Regione Salento non ci sta e invita il sindaco di Lecce ad intervenire, sollecitando la Regione.

Lecce, città candidata a Capitale europea 2019, oggi Capitale italiana della Cultura 2015. Eppure un bel pezzo della cultura leccese rischia di andare a farsi benedire. 

Dopo ben 45 anni di tradizione che ha dato lustro a livello mondiale al territorio leccese, pare si stiano consumando le ultime battute dell’ Ico Tito Schipa di Lecce, sì, proprio l'orchestra dedicata al grande tenore leccese le cui note librano in piazza S. Oronzo ogni mezzodì.

“Tra disinteresse della Regione e pasticcio legislativo delle ultime riforme, si sta decretando il progressivo impoverimento culturale di tutto il Salento con una politica vergognosamente dettata da Bari e orientata solo al baricentrismo” dichiara il presidente del Movimento Regione Salento, Paolo Pagliaro.

Insomma, una delle realtà più prestigiose della musica lirica e sinfonica in Italia è a rischio a causa del  mancato trasferimento di risorse da parte della Provincia di Lecce che, assieme al Ministero alle Attività Culturali, la sostiene da sempre. Ad oggi, a causa del combinato disposto della legge n. 56 del 2014 sul ridimensionamento delle province e del decreto-legge n. 66 del 2014, che taglia e riduce ulteriormente i trasferimenti da parte dello Stato verso tali enti, la Provincia non riesce a far fronte agli impegni presi da sempre e così non potrà adempiere alle spese per la sopravvivenza della Fondazione.

“La Regione Puglia, dal canto suo, fa orecchie da mercante – prosegue Pagliaro – e nonostante anche i ripetuti appelli del Presidente Gabellone, continua a ritardare il trasferimento della delega alla Cultura (e i relativi fondi) alla Provincia stessa. E così, un fiore all’occhiello del Salento rischia di chiudere i battenti, mandando a casa circa 200 lavoratori”.

Sì, ben 200 lavoratori che potrebbero andare a ingrossare le fila dei disoccupati in una crisi come quella in cui stiamo vivendo.

E qui arriva la “strigliata” al sindaco di Lecce, Paolo Perrone, che ieri era a Matera con il ministro Franceschini. “C’è una città, una storia e dei lavoratori che hanno bisogno di lui – scrive Paolo Pagliaro – Inutile dire che questi problemi non li vive, per esempio, la fondazione barese Petruzzelli che, sebbene focolaio di sprechi e voragini nei conti, ha sempre il forte appoggio della Giunta Regionale… Lecce, invece, no. Per questo –conclude- in un clima di disinteresse disarmante per il nostro territorio, torna ancora una volta alla carica l’idea e la chance della Regione Salento: è ormai chiaro a tutti che se ci fosse, non saremmo quotidianamente e costantemente mortificati da chi tenta di strapparci ogni ricchezza economica, paesaggistica e culturale”.

Insomma, un appello a chi può e deve fare qualcosa perchè Tito Schipa riviva non soltanto in 5 minuti di "arie" sull'ovale di piazza S. Oronzo, ma in una realtà concreta come la Fondazione Ico Tito Schipa.