Clamoroso, Vendola fa saltare le Primarie ‘Il centrosinistra non esiste più’. Ma il Pd smorza le polemiche

L’accordo dei giorni scorsi tra lo scudio crociato dell’Unione di Centro e il Partito Democratico ha fatto saltare il tavolo politico che si era costituito intorno all’asse Sel-Pd. Vendola non ritiene più percorribile la vecchia strada E c’è chi parla anche di paura di brogli.

Clamoroso! Le tanto attese primarie del centrosinistra, additate come modello di partecipazione e come modalità esemplare di selezione della classe dirigente e della classe politica in generale, esercizio dinanzi al quale nel centrodestra restano ancora a bocca aperta, incapaci di dare la parola alla gente, salteranno, le primarie, dicevamo, non si terranno più.

Questa almeno la volontà di Nichi Vendola e di Sel, già perché nello stato maggiore del Pd e nel comitato elettorale di Michele Emiliano si continua come prima e più di prima, chiedendo alla macchina elettorale di muoversi, di non fermarsi,facendo finta che la notizia shock non sia mai arrivata.

Invece, quella notizia è arrivata ed ha suscitato, anche grande clamore. Il governatore di Puglia non ci ha pensato su due volte alla luce dell’accordo stretto a livello regionale tra Partito Democratico e UdC. E del resto, il suo ragionamento, a dire il vero, potrebbe non fare una grinza: “se l’accordo è ormai tra il Pd e le forze di centro, il vecchio patto tra Sel e Pd non tiene più. Che senso ha, allora, fare le Primarie?”

Certo, perché le primarie sono una consultazione tra forze omologhe e omogenee, che la pensano quasi su tutto nella stessa maniera e che attraverso questo esercizio mettono a confronto opzioni diverse nell’alveo della stessa linea politica. Ma quando la linea politica è del tutto diversa, allora le Primarie interne ad una coalizione non servono più, perché è proprio la coalizione che non c’è più.

Per i militanti del Partito Democratico si tratta di un fulmine a ciel sereno, anche se comunque vanno avanti sulla base delle direttive che provengono da Bari. Ed in serata arriva la nota del segretario provinciale Salvatore Piconese che dirada ogni dubbo. Le primarie, per il Pd, si faranno: "Le Primarie si devono fare e si faranno, perché è il nostro popolo, fatto di uomini donne e giovani, che le vuole.
La nostra gente vuole partecipare a un processo democratico e libero per la scelta del candidato Presidente del centrosinistra alle Elezioni regionali 2015. Il lavoro svolto, da tante e tanti, con grande passione in queste settimane continuerà anche nelle prossime ore in ogni città ed in ogni sede, per consentire la più ampia partecipazione al voto di domenica 30 novembre. Auspico, pertanto, un rapido chiarimento a livello regionale, affinché quella che dovrebbe essere un “festa di popolo” non si trasformi in una sterile e strumentale lotta personale per la presa del potere."