Uno scontro testa a testa che, alla fine dello scrutino, ha visto trionfare Claudio Paladini con il 28,71% che ha superato, se pur di poco, Giovanni Carlà fermatosi al 27,9..
Pochi voti che hanno sancito la riconferma, dopo che, la prima esperienza amministrativa si era conclusa, in maniera abbastanza insolita durante il post lockdown, quando, il 3 giugno, l’Assise, nel corso di una seduta straordinaria, votò a maggioranza la mozione di sfiducia contro il sindaco.
Erano cinque i candidati allo scranno più importante di Palazzo di Città: l’uscente e riconfermato Claudio Paladini sostenuto dalla lista Veglie Unita con Paladini e 4 competitor: il giovane studente universitario Daniele Ascanio 3,23% supportato dalla lista Rete Indipendente; il dirigente medico cardiologo presso l’Ospedale di Nardò Giovanni Carlà con la lista Rilanciamo Veglie – Progetto Comune; l’odontoiatra Gigi Spagnolo con la lista Insieme si può 22,39% e l’ex sindaco e consigliere provinciale Fernando Fai con la lista Scegliamo Veglie 18,57.