Con i fuochi d’artificio non si scherza: il Comune dichiara guerra ai ‘botti’

Durante il periodo di Capodanno, i controlli di Palazzo Carafa saranno maggiormente accentuati per contrastare l’utilizzo illegale dei cosiddetti ‘botti’. In campo anche la Guardie Ecozoofile ANPANA.

Appare quanto mai necessario – in questi giorni, ma soprattutto a Capodanno – limitare assolutamente l’uso non autorizzato dei fuochi d’artificio nei centri abitati. E in occasione della Notte di San Silvestro, il Comune di Lecce interverrà con procedure mirate, tanto che gli Assessori Andrea Guido e Luca Pasqualini, ognuno per le competenze derivanti dalla propria delega, dichiarano guerra ai fuochi pirotecnici dell’ultimo dell’anno. Del resto, l’art.91 del Regolamento di Polizia Urbana, dal lontano 1964 prevede già che nell’ambito dei centri abitati nessuno può, senza speciale autorizzazione del Sindaco, accendere polveri o liquidi infiammabili, o fuochi artificiali in qualsiasi modo. “Oggi però – dichiara Andrea Guido, Assessore all’Ambiente, all’Igiene e Sanità, alla Protezione Civile e al Randagismo – rispetto ai lontani anni 60, a quelle motivazioni se ne aggiungono altre di carattere ecologico ed etico. Le nuove coscienze ambientali ed animaliste che si sono consolidate tra i cittadini negli ultimi anni in Italia e in Europa vanno ad aggiungersi all’esigenza di garantire la sicurezza dei cittadini e non possono passare in secondo piano nella nostra personale guerra ai botti di fine anno”.

Dalle corse in ospedale per ustioni e ferite causate dai tradizionali botti, passando per l’inquinamento dell’aria e arrivando al terrore provato da tutti gli animali domestici, soprattutto cani, per i forti boati prodotti dai fuochi, di motivazioni, i due giovani amministratori, ne hanno veramente tante. Ma come funzionano questi pericolosissimi ‘botti’? Una spiegazione chiara e precisa ce la fornisce Pasquale Laterza, presidente nazionale dell'associazione Guardie per l'Ambiente, il quale pone l'accento sull'impatto ambientale dei fuochi d’artificio. Principalmente sono azionati da polvere pirica nera (polvere da sparo), sostanza costituita da un ossidante (nitrato di potassio), un combustibile (carbone), e un acceleratore (zolfo). “Per ogni 270 grammi di polvere nera usataentra nel dettaglio Laterza132 grammi di biossido di carbonio vengono immessi nell’ambiente, soprattutto nell’aria, sotto forma di micropolveri sottili. Il resto si trasforma in solfuro di potassio ed azoto, sempre sotto forma di micropolveri sottili ed ultrasottili. Questo ci dà un’idea di quanto ci costa, in termini di inquinamento, il Capodanno”. La nube generata nelle ore successive al Capodanno avvolge il globo per alcuni giorni per poi depositarsi con il suo carico mortale di micropolveri sul terreno e nelle acque e, dunque, non ci si dovrebbe stupire se in tutto il mondo, nei giorni successivi al Capodanno, si rilevano morie collettive di animali sia a causa dei botti rumorosi sia a causa dell'inquinamento generato.

 “Il Comando di Polizia Locale, nell’ambito delle attività di prevenzione e repressione degli illeciti amministrativi – fa sapere Luca Pasqualini, Assessore alla Mobilità e alle Polizia Municipale – a partire da oggi e fino alla fine delle festività, dedicherà puntuali controlli all’accensione di fuochi pirotecnici in strada applicando le sanzioni previste dal vigente Regolamento Comunale ai danni di tutti coloro che intenderanno contravvenire al divieto. Quest’anno maggiore attenzione verrà dedicata alle problematiche derivanti dai festeggiamenti per il nuovo anno e questo negli interessi della sicurezza dei leccesi.”

Anche il Presidente di A.N.P.A.N.A. Lecce (Associazione Nazionale Protezione Animali Natura Ambiente), Primula Meo, esprime il proprio plauso all’iniziativa dei 2 assessori comunali: “I botti di fine anno non portano mai nulla di buono. Ogni anno sono circa 5000 gli animali, fra cui circa 400 cani, gatti, uccellini, animali selvatici, che non reggono al frastuono dei botti di capodanno, alcuni si smarriscono in seguito alla fuga a causa della paura del frastuono, altri muoiono di crepacuore. Non dimentichiamo che gli animali hanno organi di senso molto sviluppati, per cui è facilmente spiegato come il rumore dei botti possa generare in essi disorientamento e paura, emozioni talmente forti che possono causare fughe improvvise o gesti inconsulti”. “Noi dell'ANPANA ci sentiamo di affermare che un capodanno senza botti può esistere e ringraziamo Guido e Pasqualini per la sensibilità dimostrata. La nostra Associazione metterà in campo, per la notte del 31 dicembre, tutte le sue Guardie Ecozoofile convenzionate con l’Assessorato all’Ambiente del comune per vigilare affinché i nostri amici animali abbiano la meglio sui botti".