Congedo, sui trasporti necessario fare sistema

Dopo il Presidente Gabellone anche Vicepresidente vicario Pdl-Fi in Via Capruzzi, accoglie con favore la proposta di Confindustria di riaprire lo scalo merci di Surbo.

Il primo a raccogliere con favore la proposta degli industriali salentini si riaprire lo scalo merci di Surbo è stato il numero uno di Palazzo dei Celestini, Antonio Gabellone, “Il nodo di Surbo è consegnato al dimenticatoio, un vero peccato per le potenzialità di una struttura tra le più grandi di Puglia, come potenzialità, tutte per lo più inespresse. Raccolgo con favore questa importante e responsabile proposta, fatta con criterio e progettualità dagli industriali”, ha fatto sapere in un suo intervento. Adesso tocca al vice presidente vicario del gruppo Pdl/Fi Erio Congedo condividere la posizione assunta da Confindustria in merito alla destinazione dello scalo ferroviario di Surbo. Gli industriali, infatti, hanno chiesto al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi di intervenire presso Ferrovie dello Stato affinché lo scalo sia comunque restituito al traffico merci, dopo il mancato accordo sulla cessione.

“La denuncia di Confindustria – sottolinea – è grave e fondata, dal momento che quello dello scalo merci di Surbo, in caso di dismissione,  non sarebbe solo l’ennesimo caso di pessimo utilizzo di fondi pubblici, qualcosa come 100 miliardi di vecchie lire, ma anche un modo per sottrarre al territorio una significativa opportunità per ridurre il gap infrastrutturale che accusa rispetto ad altri territori e parti del Paese. Ferrovie dello Stato, infatti, non sono mai state generose con il Salento, che resta una terra marginale dal punto di vista geografico e infrastrutturale.

Credo che l’iniziativa assunta dagli imprenditori salentini presso il ministro Lupi – continua Congedo – meriti di essere sostenuta dalle realtà sociali e istituzionali di tutto il territorio. Perché su questa vicenda particolare come, in generale, sul cruciale tema dei trasporti, occorre fare sistema, cioè intraprendere un’azione corale per portare finalmente il Salento su livelli accettabili e per sgombrare la strada dagli ostacoli verso la crescita e lo sviluppo. Una iniziativa particolarmente apprezzabile quella di Confindustria Lecce anche perché rappresenta un importante atto di coraggio, una assunzione di responsabilità da parte di chi non si rassegna alla crisi e alla perdita di competitività del Salento su tutti i livelli e cerca l’impulso giusto per invertire la rotta”.



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