Ancora brogli nei circoli del Pd? Dopo la bagarre dei tesseramenti, è caos nella sezione di Copertino per lo svolgimento illegittimo della Commissione Congressuale. Lo storico circolo dell'entroterra conta 256 iscritti su 30 mila abitanti, ieri risultati votanti al completo: l'esito, però, sarebbe frutto di una votazione virtuale e per questo fittizia tanto che i voti di circa 200 iscritti assenti all'assemblea sarebbero stati arbitrariamente inseriti nella votazione e ripartiti a piacere fra i tre candidati.
Non solo, sarebbe stato negato loro il diritto di recarsi a votare per esprimere una preferenza, poiché il seggio non si sarebbe mai insediato. La denuncia parte da Facebook ad opera di Anna Inguscio, consigliera provinciale del PD, che racconta della truffa ai danni degli iscritti: 'in assemblea, oggi pomeriggio, (ieri per chi legge, ndr) si contavano una 50ina di presenti a fronte di 256 iscritti; a seguito di una riunione di appena mezz'ora i tre rappresentanti dei candidati hanno deciso di suddividere i voti in 100 a favore di Renzi, 85 per Emiliano e 65 in favore di Orlando".
Un fatto surreale se si pensa che a presiedere l'assemblea c'era Gigi Nestola, garante regionale intervenuto appositamente per sincerarsi che lo svolgimento delle votazioni procedesse secondo le regole e che, a sentire quanto riportato da Anna Inguscio, avrebbe approvato il modus operandi adottato, controfirmando altresì il verbale. Un solo iscritto tra i presenti, Cosimo Esposito, avrebbe chiesto di mettere a verbale il suo parere contrario all'operazione.
La consigliera provinciale Inguscio spiega, inoltre, come molti tra gli iscritti si stessero recando a votare e sarebbero stati bloccati poiché la votazione (virtuale, ndr) era già stata completata.
I 256 tesserati del circolo di Copertino si sarebbero dovuti confrontare, regolamento alla mano, nella prima parte della giornata sulla discussione delle mozioni congressuali per passare solo nel pomeriggio alle votazioni. E invece, poco dopo le 12.30 della mattina, con una riunione ristretta dei rappresentanti, si procedeva con la spartizione dei voti.
La consigliera Inguscio racconta la vicenda con sgomento, spiegando che da almeno 10 iscritti sarebbe immediatamente partito un esposto per denunciare il fatto. Si chiedono, adesso, le dimissioni del garante regionale Gigi Nestola, ma anche del Segretario del circolo di Copertino.
"Vede, questo è il Pd di Renzi – ha commentato con rammarico Anna Inguscio – non era questo il partito a cui scelsi di aderire e non lo riconosco più". Se tutto fosse confermato, tuttavia, quello verificatosi nel circolo copertinese del PD sarebbe un fatto gravissimo, una dichiarazione di totale non necessarietá della democrazia come strumento per determinare i propri rappresentanti e si comprenderebbe perché la Consigliera provinciale già pensi alla possibilità di abbandonare il Pd e aderire ad Articolo 1 – Mdp: "Quasi sicuramente sarò costretta a lasciare anche io il Partito Democratico e, come altri storici esponenti, confluire in Articolo 1 – Mdp, la situazione qui si è fatta insostenibile" – conclude Anna Inguscio.
A stretto giro arriva anche la nota ufficiale del Coordinamento di "Il Salento per Andrea Orlando": “Se le circostanze sulle modalità di svolgimento del congresso di Copertino trovassero conferma, quel risultato, assolutamente fittizio, non potrebbe essere in alcun modo validato e il congresso andrebbe riconvocato, innanzitutto per il rispetto del ruolo e della dignità degli iscritti di quel circolo. Non solo – si legge nella nota – il Segretario, che ha validato il verbale, deve dimettersi. Dal momento che era presente e non ha ritenuto di dover intervenire, dovrebbe dimettersi anche Gigi Nestola, il quale non può continuare a presiedere la commissione regionale del congresso, avendo dimostrato di non essere una figura di garanzia".
