Dall’incontro con il ministro Maurizio Martina, la lotta alla xylella non ne esce rafforzata

Si è¨ svolto nella mattinata di oggi l’incontro tra la Regione Puglia e il ministero dell’Agricoltura: obiettivo comune quello di rinegoziare la decisione comunitaria sulla base dell’evoluzione del contagio degli alberi di ulivo che si è¨ verificato negli ultimi mesi

Colpo di scena! Quando il Ministro all’agricoltura del Governo Renzi ha chiesto alla Regione Puglia, Maurizio Martina con quali prodotti chimici e con quale crono programma volesse agire contro il vettore ritenuto ormai unanimemente responsabile della diffusione del batterio killer della Xylella sulle piante del Salento, i rappresentanti dell’ente di via Capruzzi, volati a Roma per l’incontro, hanno iniziato a balbettare, a non saper cosa rispondere, a prendere tempo e a dire, in buona sostanza, che non si fidavano dell’elenco dei prodotti consigliati dal Comitato Scientifico e che volevano addirittura il conforto di nuovi Enti di ricerca.

In un colpo solo, insomma, si gettava discredito sulla scienza e sulla ricerca pugliese, finora unica interpellata, e si dichiarava ancora una volta l’impossibilità e l’incapacità di agire nell’immediato o almeno in tempi brevi. Cosa vuol dire chiedere il conforto scientifico di nuovi enti di ricerca per avere nuovi elenchi di prodotti chimici e un nuovo timing di applicazione?
 
L’impressione è che il Governo regionale abbia avuto paura delle critiche che si erano scatenate nel Salento contro il rischio dell’utilizzo di “pesticidi a pioggia”. La polemica aveva fatto inorridire chi, tuttora, sui campi utilizza prodotti chimici che non danneggiano l’uomo, che non sono eccessivamente impattanti sull’ambiente e che tutelano il raccolto e gli alberi e quindi l’economia degli operatori del settore. Ma tant’è la paura di passare per inquinatori del suolo e delle acque del Salento che ha fatto recedere sui loro passi gli emissari del Governo regionale con il rischio che gli interventi contro la Xylella vengano rinviati.

Certo, la Regione si è dichiarata pronta a costituire immediatamente il nuovo Comitato scientifico allargato che possa supportarla nell’individuazione dei prodotti da utilizzare sui campi e nel loro tempo di impiego. Per metà settembre dovrebbe essere pronto un nuovo protocollo operativo in grado di fronteggiare in maniera seria e duratura il Cicadellide.

Positivi i commenti del centrosinistra salentino che si ritiene soddisfatto dell'attenzione dimostrata dal Governo Renzi, nei confronti del Salento. «La Puglia non può che apprezzare l’inversione di rotta da parte del Mipaaf  e di questo ringrazio il ministro Martina per la sensibilità riservata alle nostre sollecitazioni» commenta così il senatore Dario Stefàno l’esito della riunione convocata oggi a Roma dal Ministro all’agricoltura per affrontare l’emergenza Xylella. «Condivido l’ approccio adottato,  – prosegue l'esponente di Sel – che consentirà certamente di valorizzare il lavoro svolto dall’Osservatorio regionale e di accogliere ogni possibile contributo di tutto il mondo scientifico, al quale dobbiamo chiedere di indicarci una soluzione alternativa alla eradicazione, per salvare gli ulivi e l’ulivicoltura pugliese. E con essi il paesaggio e tutto il bagaglio di valori che rappresentano. Sono fiducioso  – conclude – che questa sintonia tra Mipaaf e Regione Puglia sarà certamente utile a smantellare l’inutile e dannoso atteggiamento burocratico dell’Europa».

Sulla stessa linea anche Salvatore Capone, parlamentare pd del Salento «Ritengo positivo e soprattutto concreto quanto deciso nell’incontro svoltosi oggi a Roma presso il Ministero delle Politiche Agricole finalizzato a definire le azioni necessarie a sconfiggere la xylella fastidiosa». «È  un piano di lavoro che agisce nell’immediato, coinvolgendo per alcuni segmenti anche i Ministeri della Salute e dell’Ambiente, e che non assume come unico ed esclusivo modo per affrontare e sconfiggere il temibile batterio l’eradicazione degli ulivi, grazie alle azioni di monitoraggio e di contenimento della diffusione del batterio. Per questo – sottolinea l’esponente del Partito Democratico – va sottolineata l’importanza dell’impegno a costituire un comitato scientifico internazionale così come l’individuazione degli strumenti più idonei, anche finanziari, finalizzati al ristoro dei danni subiti dagli agricoltori e dai vivaisti colpiti dall'infestazione del batterio».