Deleghe dalla Regione per l’attuazione della legge Del Rio. Le province pugliesi si affidano a Portaluri

Sarà l’ordinario salentino a seguire le province pugliesi nella fase di interlocuzione con la Regione Puglia in materia di deleghe e risorse da avere dall’ente di Via Capruzzi a seguito della Riforma Del Rio.

La riforma Del Rio entra nel vivo. Dopo i proclami che più di qualche distorsione l’hanno prodotta, adesso si passa alla fase concreta, quella in cui la Regione Puglia norma le competenze e le deleghe (e di conseguenza le risorse economiche) che dovranno essere trasferite a Province, Comuni e Città Metropolitana.

Insomma adesso si stabilirà quali competenze rimarranno in capo all’ente di Via Capruzzi a Bari e quali saranno affidate alle altre istituzioni di fatto depotenziate dalla riforma voluta dal Governo Renzi al fine di ridurre gli sperperi e gli sprechi delle amministrazioni periferiche ma che sta comportando non pochi disservizi per i cittadini e i dipendenti di quegli enti che fino a pochissimi mesi fa avevano potestà, responsabilità e risorse di gran lunga superiori.
 
In una nota, l’unione delle Province Italiane di Puglia spiega che il passaggio importante di contrattazione di queste deleghe con la Regione è stato affidato, appunto per quanto riguarda l’Upi, al prof. avv. Pier Luigi Portaluri– ordinario di Diritto amministrativo nell’Università del Salento ed esperto di questioni di Diritto regionale.
 
La Regione Pugliaha affermato Antonio Gabellone, coordinatore regionale dei presidenti delle province pugliesi –  per avviare il processo di attuazione della legge Delrio. Si tratta di scelte tecniche e politiche importanti, da cui discenderà l’assetto delle funzioni di tutta l’amministrazione territoriale pugliese nei prossimi anni. L’impostazione che la Regione darà al riordino delle funzioni amministrative territoriali condizionerà in modo diretto i livelli di efficienza dei servizi che Province e Comuni saranno in grado di assicurare alla popolazione. Per queste ragioni la Sezione pugliese dell’UPI (Unione delle Province italiane) ha dato incarico a Pier Luigi Portaluri di assisterla nel processo di necessaria interlocuzione con la Regione: ciò, al fine di proporre soluzioni idonee a garantire il passaggio al nuovo sistema senza che l’erogazione dei servizi da parte delle Province pugliesi – già messa a dura prova dalla fortissima contrazione dei trasferimenti finanziari decisa dallo Stato – subisca un decremento in termini di efficienza e qualità.’
 
Certo, quello su cui Portaluri dovrà fare attenzione è che con le deleghe viaggino di pari passo le risorse, per evitare tutto ciò che sta accadendo in quets afase transitoria laddove agli impegni non si accompagnano i denari, con i disservizi che si stanno creando non soltanto in termini di erogazioni di servizi ma anche e soprattutto di difficoltà nel garantire perfino gli stipendi ai dipendenti delle partecipate, per fare un solo esempio.
 
In particolareconclude Gabellone l’UPI auspica che con la legge di riordino la Regione disciplini anche la fase transitoria in modo da assicurare la corrispondenza fra le funzioni che le Province continuano a gestire nonostante le previsioni della legge Delrio, e le risorse indispensabili a fronteggiare questi compiti: ciò, peraltro, in conformità a una recentissima decisione della Corte costituzionale, che ha proprio stabilito l’inderogabile necessità di una simmetria fra competenza a svolgere determinate funzioni e disponibilità di adeguate risorse finanziarie’.



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