Partecipate al collasso, lavoratori in stato di agitazione. La Provincia scrive ad Emiliano e Leo

La situazione della Ico Tito Schipa è nota a tutti. Ma non stanno certo meglio le altre partecipate della provincia di Lecce: l’Axa, l’Alba Service e la Nuova Salento Energia. Il Consigliere Stabile investe la nuova Giunta regionale di un problema che non può essere rimandato.

La Provincia di Lecce non può rimanere nel limbo in cui è stata costretta dalla riforma voluta con la Legge Del Rio ed in attesa che la Regione Puglia normi sulle funzioni che spetteranno ad un istituzione diventata solo ente di area vasta.

Se poi a ciò si aggiunge il taglio dei trasferimenti centrali e la riduzione degli introiti dall’area territoriale di riferimento, si capisce bene a quale destino si andrà incontro nel breve periodo.

Questo il senso dell’allarme lanciato dal Consigliere provinciale Renato Stabile al Governatore della Puglia, Michele Emiliano, al neo assessore al Lavoro, il salentino Sebastiano Leo e per conoscenza alle segreterie generali della Cgil, della Cisl, della Uil, dell’Ugl e dei Cobas visto l’impatto della situazione sui dipendenti non tanto dell’ente quanto delle partecipate.

Già, perché la situazione gravissima dal punto di vista della tenuta occupazionale è propria quella delle cosiddette partecipate, ovvero delle società di cui la Provincia è l’unico e solo socio ovvero quello di maggioranza.

Si pensi al caso dei musicisti della Ico Tito Schipa: è già stato avviato il licenziamento collettivo di tutti i dipendenti con il rischio quasi conclamato dell’interruzione dell’attività orchestrale, che era uno dei fiori all’occhiello della produzione culturale salentina. Per non parlare poi dell’Axa, la ditta appaltatrice di servizi di custodia e front office a Palazzo dei Celestini che ha già proceduto ai licenziamenti dei lavoratori impegnati nei servizi appaltati.

Né sta meglio la Alba Service che ha già speso tutte le risorse assegnatele dal Consiglio Provinciale ed è in situazione di asfissia economica. La Società Nuova Salento Energia ha visti ridotti gli stanziamenti e sta predisponendo la rivisitazione del piano aziendale non riuscendo a mantenere i livelli orari di occupazione dei lavoratori.

Insomma, più chiari di così…Tocca ora ad Emiliano, a Leo ed alla Regione in generale provare a dare risposte al di là delle questioni che attengono le materie oggetto di delega. Qui si parla di lavoratori e di famiglie lasciati al loro destino, vittime di una riforma che allo stato dei fatti sembra essere stata piuttosto un contentino da dare in pasto agli pseudo riformatori senza preoccuparsi delle conseguenze reali sulla vita dei cittadini.

Il Presidente dell’Ente tiene duro e rimane sulla tolda della nave, anche se c’è poco da amministrare e forse, come detto altre volte, un segnale più forte sarebbe quanto mai gradito.



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