Dell’Utri latitante? Non scappa così neanche un bambino

Fa ancora discutere, in attesa della sentenza della Corte di Cassazione nei suoi confronti, la trasferta in Libano dell’ex Senatore di Forza Italia Marcello Dell’Utri. èˆ certo che sia fuggito per sottrarsi all’arresto?

Quanto clamore per l’arresto di Marcello Dell’Utri in Libano. Tutto sembra, tranne che la fuga di un pericoloso criminale. Ma la politica spiega tante stranezze

Uno degli uomini di cultura più significativi del Centrodestra degli ultimi vent’anni, noto per essere proprietario di una delle collezioni di libri più importanti d’Italia, che non sa scappare come si deve.

In effetti sembra improbabile come fuga, perché evidentemente Marcello Dell’Utri non stava scappando. Non si scappa così, lo sa perfino un bambino,  e tutto si può dire a Dell’Utri (come infatti gli stanno dicendo), tranne che sia uno stupido.

Il senatore avrebbe potuto scegliere qualsiasi metà sul pianeta ed eclissarsi per tempo. Invece che ha fatto? Si è nascosto in un albergo di lusso e ha usato, per farsi rintracciare subito, la carta di credito e il telefonino. Ma quale genio del crimine farebbe una cosa del genere?

E poi quale scandalo, ragazzi, nella notizia che aveva con sé parecchie decine di migliaia di euro? Marcello Dell’Utri è un miliardario, potrebbe portarsi dietro vagonate di soldi se solo volesse. Non sarebbe il primo e nemmeno l’ultimo.

Ci vuole più serietà insomma. Un conto è perseguire (giustamente) un reato di cui si sarebbe macchiato, lo sentenzierà la Cassazione, ma che non ha nulla a che vedere con la ridicola trasferta libanese, e un conto è farlo passare per una specie di padrino latitante. In fondo il Libano non è il posto migliore del mondo per scomparire. Molto meglio le isole Fiji o l’Islanda.

Tuttavia va benissimo così per i nemici di Berlusconi e gli appassionati di letteratura noir.