Democrazia partecipata a Lecce, M5S presenta la petizione

Lecce. Presso la segreteria generale del comune leccese, alla presenza della senatrice Barbara Lezzi, i pentastellati hanno presentato una petizione che intende modificare lo Statuto Comunale ed il suo regolamento

Il Movimento Cinque Stelle leccese presenta la petizione che intende accrescere la partecipazione diretta dei cittadini alla cosa pubblica. I punti salienti sono: l'abolizione del quorum per tutti i referendum popolari; il bilancio partecipato; il consiglio comunale aperto

Il M5S ha presentato nella mattinata del 22 aprile 2014, presso la segreteria generale del Comune di Lecce, alla presenza della senatrice salentina Barbara Lezzi e di tanti attivisti proponenti, la petizione "Democrazia partecipata a Lecce".

La Petizione, sottoscritta da circa 900 cittadini, intende modificare lo Statuto Comunale e il suo Regolamento. Propone l'istituzione di nuovi strumenti di Democrazia Diretta e Partecipativa già adottati in molti enti locali italiani ed europei.

I promotori della Petizione sono convinti che accrescere la partecipazione diretta dei cittadini alla cosa pubblica porti un vantaggio alla collettività e al bene comune a scapito degli interessi "privati".

I punti salienti della petizione riguardano:

– l'abolizione del quorum per tutti i referendum popolari,
– il bilancio partecipativo,
– il consiglio comunale aperto
– maggiore trasparenza riguardo le commissioni consiliari e le attività degli assessorati.

La presenza di un "quorum" di fatto favorisce il boicottaggio dei quesiti referendari difendendo in tal modo gli interessi dei gruppi di potere interessati a non far scegliere e a non sviluppare il dibattito democratico tra i cittadini.

Quindi, l'abolizione rappresenterebbe una prospettiva differente della visione politica perchè stimolerebbe e premierebbe la partecipazione attiva dei cittadini alle decisioni democratiche della città.

Si richiede anche:

– la riduzione del  numero di cittadini che possono proporre un referendum. Oggi è prevista la sottoscrizione del 20% del corpo elettorale, quasi 16mila firme, per quello abrogativo,
– l'ampliamento delle materie sulle quali è possibile chiedere un referendum
– la rapida attuazione dell'esito referendario entro 90 giorni.
– maggiore trasparenza, in conformità con l'attuale legislazione in materia, attraverso l'utilizzo dello streaming, anche per le Commissioni Consiliari.
– Consigli Comunali Aperti (per "aperti" si intende aperti agli interventi dei cittadini) su temi cruciali come in materia urbanistica ed economico/finanziaria.

Non da ultimo la Petizione presentata richiede l'istituzione del Bilancio Partecipativoossia la possibilità che Cittadini possano intervenire nella gestione di parte delle risorse comunali, mettendo al centro gli interessi della collettività. Le modalità di coinvolgimento della cittadinanza verranno stabilite con apposito regolamento.

In allegato il testo integrale della petizione.