Sembra essere arrivata al dunque la risoluzione della crisi amministrativa di Gallipoli che si era aperta il 9 maggio scorso con le dimissioni del primo cittadino. Nella giornata di ieri il battibecco tra il Segretario Provinciale dell’Udc, Totò Ruggeri ed il sindaco aveva fatto presagire ad una svolta nei rapporti politici a sostegno della nuova Giunta che vedrebbe la sostituzione del solo Leopizzi, ma l’allargamento del sostegno consiliare a spezzoni del centrodestra.
Ruggeri non ha gradito la sostituzione e ha chiesto al Primo Cittadino di rassegare le dimissioni, ma Errico gli ha rinfacciato la provenienza dalle file dell’Unione di Centro proprio dei due consiglieri (Padovano e Caiffa) che avevano causato l’azzoppamento della maggioranza, considerando il silenzio dell’ex Senatore una sorta di connivenza al grave gesto politico, alla base del nuovo rimpasto.
Errico sa che per blindare il suo nuovo esecutivo ha bisogno di un sostegno più allargato, sostegno che i ben informati dicono arriverebbe proprio da due esponenti del centrodestra. Sembra infatti che l’odontoiatra jonico abbia già stretto l’accordo con Toti Di Mattina (Forza Italia, area Fitto) e Mino Chianella (La Puglia Prima di Tutto). I due consiglieri, un tempo all’opposizione, prenderebbero il posto di Caiffa e Padovano – che resterebbero fuori dai giochi, dopo "l’attentato politico" a Errico – e chiederebbero, ovviamente una rappresentanza nel governo cittadino. La corsa per il posto in giunta sarebbe a due: Stefania Oltremarini, data in netto svantaggio, ed il commercialista Alfonso Lovagnini, in netto vantaggio.
Insomma, una sorta di Patto del Nazareno, a Gallipoli, con il centrosinistra e il centrodestra (eccezion fatta per Antonio Barba) che si fondono, a sostegno di un unico progetto. Con una curiosità, però: Di Mattina ed Errico furono tre anni fa avversari nella lotta per lo scranno più alto di Palazzo Balsamo, se le suonarono di santa ragione, proposero programmi e progetti antitetici e adesso si troverebbero dalla stessa parte. I giochi della politica, insomma e le nuove esigenze che sopraggiungono…
Tutto bene? Insomma, Vincezo Barba non ci sta proprio a vedersi sfilare dal suo giardino due tasselli importanti, non ci sta a restare solo. Quando gli chiediamo dell’ipotesi dell’accordo tra centrodestra e centrosinistra a Gallipoli, glissa, nega, dice che sarebbe impossibile: “Nessun valido supporto, ci auguriamo almeno, potrà mai essere dato, di fatto, a prescindere da qualche spiffero…, da consiglieri dell’area di centrodestra , dal momento che le segreterie provinciali e cittadine immediatamente lo stopperebbero, considerandolo contrario alla nostra progettualità, alla nostra morale, ai nostri intendimenti, alla coerenza e alla lealtà nei confronti dei gallipolini (che tre anni fa scelsero da chi volevano essere governati) ed agli interessi della città.”
Quindi, l’ex senatore fittiano va all’attacco poi di Errico: 'Il Senatore Ruggeri ha centrato in pieno il bersaglio! Il Sindaco di Gallipoli, Francesco Errico, se solo si fermasse un attimo, se solo evitasse di intestardirsi in una battaglia inutile contro i cittadini, se solo si guardasse allo specchio, se solo facesse appello al senso di responsabilità che deriva dalla sua carica e ci tenesse un po’ di più all’immagine della “Città Bella”, non dovrebbe esitare, nemmeno un secondo, a rassegnare irrevocabilmente le dimissioni e chiudere la triste pagina amministrativa che sta svergognando il nostro territorio.'
Infine, la domanda delle domande, al sindaco della città Bella sul possibile inciucio: “Caro Errico: lei, proprio lei, come farebbe a mettersi sottoscacco di Toti Di Mattina, suo avversario alle scorse comunali e contro il quale aveva detto di tutto e di più? I suoi compagni di banco sarebbero d’accordo a trattare con chi ha esposto progetti completamente diversi dai vostri? Non sente di stare tradendo il suo elettorato? Ecco, noi il nostro non lo tradiremo mai, al nostro elettorato al quale abbiamo promesso una seria opposizione all’attuale giunta, non volteremo le spalle!!”. Insomma, un grido di guerra, più che una riflessione pacata.
Barba, insomma, promette battaglia, anzi promette una vera e propria guerra. Dopo l’accordo tra Mino Frasca, il consigliere Guglielmetti e l’Assessore Piteo, ora potrebbe vedersi abbandonato da Di Mattina e Chianella. A questo punto Raffaele Fitto, cosa farebbe? Come si comporterebbe? Lascerebbe andar via, come minacciato, il petroliere o proverebbe a ricompattare evitando il patto del nazareno alla gallipolina, lui che a Roma per andare contro ad un altro 'patto del nazareno', quello tra Berlusconi e Renzi, ha messo in gioco la sua carriera politica?