Secondo il Presidente della Provincia, il lavoro di monitoraggio sta dando i suoi frutti e la situazione non è più critica. Questo è quanto emerso dopo il tavolo di oggi tra il Presidente e i tecnici Arpa, Monteco, Università e gli amministratori del Comune di Poggiardo. Il consigliere Frasca, invece, commenta il silenzio che si è creato sulla discarica di Castellino
Il Presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone in mattinata ha incontrato i tecnici dell'Arpa, della Monteco, della struttura stessa della Provincia di Lecce, dell'Università del Salento e i rappresentanti istituzionali del Comune di Poggiardo per affrontare la delicata questione del costante e continuo monitoraggio del funzionamento della discarica di Poggiardo.
Il Presidente della Provincia ha commentato in modo entusiasta l’incontro di questa mattina: “Il lavoro di monitoraggio messo in piedi negli ultimi due anni comincia a dare i suoi frutti. Non a caso, come esplicitato dal sindaco di Poggiardo, anche le segnalazioni dei cittadini sono diminuite dell'80%”.
L’unico problema che resta è quello della carenza di ispettori dell’Arpa impiegati. Per questa ragione, Gabellone, nei prossimi giorni, scriverà al Governatore Vendola ed all'Assessore Regionale all'Ambiente Nicastro, oltre che in via ufficiale ad Arpa Puglia per esperire ogni tentativo a che tecnicamente, con una struttura mobile, si possano continuare a rilevare i dati sulla salubrità dell'aria e dell'ambiente a Poggiardo, potendo contare sull'efficienza e la costanza dei dati scientifici che Arpa può dare assegnando a quella zona di territorio salentino un sistema di rilevamento mobile in grado di monitorare quotidianamente la sostenibilità ambientale del funzionamento della discarica.
Altro discorso, invece, vale per quel che riguarda la discarica di Castellino che sembra essere finita un po’ nel dimenticatoio. È quello che pensa il consigliere Mino Frasca che dice: “Prendo atto che il tema della messa in sicurezza della discarica di Castellino è scomparso dalle agende della politica e delle amministrazioni locali. Come se le difficoltà oggettive e le lungaggini burocratiche depotenziassero il problema e svilissero il fatto che una vera e propria bomba ecologica si trovi sotto i piedi dei salentini e minacci il futuro dei nostri figli. Come se le piaghe ambientali di questo territorio non fossero servite da lezione e da monito. Infine, come se il fatto di aver chiuso il conferimento dei rifiuti, banalmente, avesse fatto archiviare la questione. Anche perché nessuno ci ha mai detto la verità sul potenziale nocivo di quel sito e sugli aggravi, in termini di costo ambientale, che il ritardo della messa in sicurezza sta determinando e continua a determinare giorno dopo giorno”.
Mino Frasca rincara la dose e attacca: “Da cittadino rivolgo un appello al sindaco Risi e al presidente Gabellone affinché rispolverino il tema della messa in sicurezza di Castellino, riattivino i canali istituzionali giusti per trovare le risorse e risolvere il problema una volta per tutte. Non è possibile che una questione così delicata, che riguarda la salute dei cittadini e la salubrità dell’ambiente, finisca nel bagaglio delle solite giustificazioni sulla carenza dei soldi necessari per gli interventi o, peggio, come è accaduto in passato, sia oggetto di strumentalizzazione politica. Ritengo che l’amministrazione comunale e quella provinciale debbano agire con forza e determinazione, perché in nessun Paese civile è ammissibile una cosa come questa. La discarica di Castellino deve diventare un capitolo chiuso, ma realmente chiuso. Non solo a parole”.