Ecotassa, Regione sconfitta: la spuntano 51 Comuni salentini

Sentenza categorica del TAR di Lecce: rimessione alla Corte Costituzionale della Legge Regionale sull’ecotassa perché ‘in contrasto con i requisiti della norma statale’. 51 Comuni salentini, difesi dall’Avv. Luigi Quinto, la spuntano sulla Regione.

Ben 51 Comuni della Provincia di Lecce vincono la battaglia contro la Regione Puglia sull’ecotassa, ottenendo al contempo dal TAR Lecce (Pres. Cavallari, Est. Moro) la rimessione alla Corte Costituzionale della Legge Regionale che esclude la riduzione dell’ 80% del tributo (previsto invece dalla disciplina nazionale) per quei Comuni che conferiscono in discarica solo “scarti e sovvalli di impianti di selezione automatica”. Tra le realtà interessate – difese dell’Avv. Luigi Quinto – il Comune capoluogo quelli Comuni più popolosi (Nardò, Maglie, Casarano, Gallipoli).

Attraverso il ricorso al TAR l’Avv. Quinto, per conto dei Comuni salentini, ha contestato i provvedimenti regionali impositivi del tributo in misura superiore al dovuto, rivendicando l’applicazione dei principi fondamentali in materia di ecotassa stabiliti dalla legge nazionale istitutiva di quel tributo, e cioè la legge finanziaria del 1995. Quella disciplina prevede, appunto, il riconoscimento della “premialità” in favore di quei Comuni che, mediante un processo di trattamento dei rifiuti finalizzato anche al recupero, riducono in maniera significativa le quantità da conferire in discarica. La Regione Puglia aveva contestato in giudizio tale impostazione affermando che “la premialità può essere riconosciuta solo in funzione della raccolta differenziata” e che “i trattamenti applicati dai comuni salentini non soddisfano i requisiti della norma statale”.

Nel corso del giudizio, però,  il TAR – verificando la validità della tesi giuridica svolta dal difensore dei Comuni e tenuto presente che solo in Provincia di Lecce si realizzano trattamenti di recupero attraverso processi altamente specializzati – ha disposto l’acquisizione dei dati relativi alla produzione impiantistica ed i risultati di tali trattamenti. Il Giudice Amministrativo accerta così che in Provincia di Lecce solo il 33% dei rifiuti raccolti viene conferito in discarica, realizzando, peraltro, l’obiettivo della legge nazionale che ne prevede la già citata premialità. Ergo – rileva il TAR condividendo le argomentazioni svolte dall’Avv. Luigi Quinto – la riduzione dell’ecotassa spetta ai Comuni della Provincia di Lecce indipendentemente dai livelli raggiunti dalla raccolta differenziata.

Ed invero – ha commentato l’Avv. Quinto – l’obiettivo della legge è quello di ridurre i conferimenti in discarica e di recuperare il più possibile il rifiuto tal quale. Se ciò si ottiene, alternativamente con la raccolta differenziata a monte o con i trattamenti impiantistici a valle, il risultato è sempre positivo, e come tale va premiato”.

Non solo. Il TAR conclude sostenendo che l’impostazione della legge pugliese sia in contrasto con lo spirito e la lettera della norma statale, rilevando – come sostenuto dall’Avv. Quinto – un’evidente profilo di illegittimità costituzionale della legge regionale, sicché ha disposto la trasmissione degli atti al Giudice delle leggi. In particolare, i giudici amministrativi avrebbero eccepito il contrasto della norma regionale con i principi della Costituzione in materia di ambiente e fiscalità, materie riservate alla competenza statale.

Gli scenari che si aprono a seguito della decisione del TAR – sostiene l’Avv. Quinto – sotto il profilo economico sono di grande rilevanza, nell’immediato, perché la Regione dovrà adeguarsi alla interpretazione del G.A. ed, in prospettiva, perché i Comuni sino ad oggi penalizzati potranno richiedere il rimborso del tributo fatto pagare in eccesso ai cittadini a far tempo dal 2009, data in cui sono entrati in funzione gli impianti di trattamento dei rifiuti urbani a servizio della Provincia di Lecce”. Numerose Amministrazioni hanno già conferito mandato all’Avv. Luigi Quinto di procedere giudizialmente per il recupero di dette somme. “A titolo indicativo – conclude è possibile ipotizzare un credito di oltre 20 milioni di euro per tutti i Comuni della Provincia di Lecce"



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