Entrata in vigore lo scorso gennaio, l’Ecotassa prevede una sanzione per i comuni che non superano il 30% di raccolta differenziata. Il rischio è, dunque, per che la tassa si abbatta sui contribuenti per un totale di 25,82 euro in più per ogni tonnellata di rifiuti conferita in discarica.
Lo scorso 25 febbraio, la giunta comunale di Casarano ha deciso di avvalersi della facoltà concessa L.R del 20/12/2013 che prevede, per i Comuni intenzionati a raggiungere entro giuno 2014 una percentuale di raccolta differenziata pari ad almeno il 5% in più, la possibilità di un’esenzione dal versamento mensile del tributo, fermo restando l'obbligo di provvedere all’eventuale conguaglio entro settembre 2014.
L’amministrazione comunale decide, dunque, di adoperarsi per scongiurare il rischio Ecotassa sui contribuenti, ma per Sel la decisione “giunge decisamente in ritardo”.
“Spiace constatare – prosegue la nota stampa – quanto la scadenza del 30 giugno sia alle porte e quanto tempo prezioso sia stato sprecato inutilmente e prendendo parte a polemiche pretestuose nonché adoperandosi in inutili tentativi di ottenere l’ennesimo rinvio del tributo, pur di eludere la fatica di approntare un piano efficace volto ad ottenere un incremento della raccolta differenziata ed evitare, quindi, di incorrere nella sanzione”.
Apprezzabile ma insufficiente, inoltre – sempre secondo i colleghi di Sel Casarano – “risulta l’introduzione degli incentivi sul compostaggio domestico: il Comune di Casarano non è ancora dotato di un ecocentro comunale, dove conferire gli ingombranti e la differenziata; il bando di gara è stato, infatti, pubblicato solo di recente.
L’obiettivo di incrementare di almeno il 5% la percentuale di raccolta differenziata non rappresenta un ‘impresa impossibile, al contrario, richiede solo uno sforzo di buona volontà e poche ma efficaci misure. Ce lo raccontano i dati sulla RD di Comuni quali Melpignano (62%), Corigliano D’Otranto (81%), Carpignano Salentino (76%) e Maglie (40%).
Il nostro auspicio è che – concludono – alla data del 30 giugno, l’Amministrazione Comunale possa dimostrare di essere stata capace e incisiva nell’evitare alla comunità un ulteriore salasso, ma se l’obiettivo non dovesse essere centrato non saremo disposti a tollerare rimpalli di responsabilità ed accuse rivolte alla Regione nei termini dell’adozione di misure vessatorie e inique”.