Comunali, Emiliano incorona Salvemini. Il centrodestra sceglie di non scegliere

Il centrodestra ieri sera si è riunito, ma il tutto si è concluso con un nulla di fatto. Intanto nel centrosinistra si va verso la riconferma di Salvemini.

Al centrodestra leccese evidentemente piace scherzare col fuoco. La sconfitta di due anni fa non è bastata per far capire che senza unità non si conquista palazzo Carafa. Ma la coesione è ancora lontana, troppo lontana, come si è percepito chiaramente dalla riunione di ieri all’hotel Tiziano, che non ha portato a nulla. Non che ci si aspettasse l’incoronazione di un nome, ma nemmeno che ci si trovasse di fronte ad una estemporanea riunione di ‘conoscenti’ che hanno espresso liberamente idee e auspici che potevano essere con più tranquillità postati sui rispettivi profili Facebook.

Ieri a quella riunione i big non si sono presentati, nessuno ha interesse a fare un passo indietro e ad oggi si continua ad andare in ordine sparso. Ancora non è dato sapere cosa pensano del futuro di Lecce Paolo Perrone e Roberto Marti, ma se i due non sotterrano l’ascia di guerra è difficile che si possa ragionare di cose concrete.

Alla fine della fiera ne sono usciti contenti e soddisfatti tutti: quelli che si aspettavano le Primarie sono convinti che l’incontro di ieri le abbia consacrate, chi invece voleva dare vita ad una delle tante riunioni accendi-entusiasmo pensa di aver innescato finalmente la miccia e chi poi la considerava una perdita di tempo da dare in pasto ai peones d’area si sente ugualmente felice e contento.

Insomma, non se ne è capito niente anche se obiettivamente il tempo non manca per serrare i ranghi e provare e ritornare alla guida di palazzo di città.

Del resto all’incontro hanno partecipato anche coloro i quali (vedi Andare Oltre) non hanno ancora deciso da che parte stare e stanno sperimentando tutte le vie d’accesso per capire poi quale strada intraprendere.

Dall’altra parte, invece, si va verso l’incoronazione di Carlo Salvemini. Emiliano ha capito che solo l’ex sindaco è in grado di dare valore aggiunto a una coalizione che non brilla per risultati.

I più attivi sono “quelli delle civiche” che, se non hanno voti, almeno dalla loro hanno tanto entusiasmo e provano a ritagliarsi un posto al sole.

I 5 Stelle hanno scelto il candidato a sindaco: Fabio Valente nn ci riprova e lascia il campo ad Arturo Baglivo. Anche se la salute in città dei pentastellati non sembra così vigorosa.



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