Elezioni Europee, FARE per Fermare il Declino alle primarie

Si aprono oggi le primarie di FARE per Fermare il Declino per scegliere i propri candidati per la lista Scelta Europea-Alde a sostegno di Guy Verhofstadt: in campo, tra i 26 candidati, anche il coordinatore nazionale Michele Boldrin e il Presidente Santo Versace.

Il voto sarà gratuito, aperto a tutti i cittadini (è sufficiente registrarsi sul sito www.fermareildeclino.it) e si svolgerà on-line – con possibilità di votare anche tramite smarthphone e tablet – con un innovativo e semplicissimo software di voto già collaudato al recente Congresso. Il voto si chiude alla mezzanotte di venerdì 4 aprile ed i risultati saranno disponibili da sabato mattina.
 
Prove tecniche di Europee, finalmente qualcosa si muove in attesa del grande appuntamento elettorale del 25 maggio. La paura del trionfo di forze euroscettiche che metterebbero in seria crisi i fondamenti di un unione che non ha saputo organizzarsi di fronte alla più grande crisi economico-finanziaria del secolo e che ha scelto di arrendersi agli egoismi di parte, oltre che il riverbero in campo nazionale del voto continentale, stanno cominciando a stuzzicare i partiti tradizionali e a metterli in fermento. E così mentre Forza Italia si è a lungo interrogata sulla necessità o meno di candidare i parlamentari ed i big (per evitare future “conte”) facendo prevalere la prima tesi, il Pd continua a discutere sul senso di mettere o meno il nome di Matteo Renzi nel simbolo, cercando di sfruttare la luna di miele del premier con il suo elettorato (e qualche successo politico delle ultime settimane).
 
La Lega Nord ieri ha presentato un simbolo che è tutto un programma, inserendo il testo No euro nella parte inferiore del cerchio elettorale.
Il grande atteso per l’appuntamento è tuttavia Beppe Grillo con il suo Movimento 5 Stelle, l’unico con le idee chiare da sempre sull’Europa, l’unico che non si è perso in giudizi equivoci e ondivaghi e che però proprio per questo si gioca molto: dovesse vincere, vincerebbe tutto, dovesse perdere.
 
Si organizza anche FARE per Fermare il Declino, che apre oggi le primarie per scegliere chi dovrà mettere in lista. Alle primarie – cosa che a detta del movimento  testimonia la volontà autentica di democrazia e partecipazione del partito – saranno chiamati a partecipare anche il coordinatore nazionale Michele Boldrin e il Presidente Santo Versace.
 
Il voto sarà gratuito, aperto a tutti i cittadini (è sufficiente registrarsi sul sito www.fermareildeclino.it) e si svolgerà on-line – con possibilità di votare anche tramite smarthphone e tablet – con un innovativo e semplicissimo software di voto già collaudato al recente Congresso. Il voto si chiude alla mezzanotte di venerdì 4 aprile ed i risultati saranno disponibili da sabato mattina.
 
FARE per Fermare il Declino è il partito politico scaturito dal movimento nato nell'agosto 2012 per iniziava di sette personalità di primissimo piano a livello italiano e internazionale, indipendenti e libere da legami politici con i vecchi partiti. Il loro manifesto di appello agli italiani, pubblicato su sei quotidiani e intitolato “Cambiare la politica, fermare il declino, tornare a crescere”, è basato su 10 punti programmatici, semplici e realizzabili, e ha ottenuto una immediata e forte risposta da parte dei liberali italiani, risposta che ha permesso di partecipare alle elezioni politiche già dopo pochi mesi dalla costituzione, anche se la vicenda del leader Oscar Giannino– costretto a dimettersi per aver dichiarato di avereun titolo di studio che non possedeva – lo ha fortemente penalizzato. A novembre 2013 FARE per Fermare il declino, guidato da Michele Boldrin, e il cui presidente dell'Assemblea è ora Santo Versace, ha lanciato l'iniziativa In Cammino per Cambiare, per la formazione di un nuovo soggetto politico. FARE per Fermare il declino si presenterà alle prossime elezioni europee nella lista “Scelta Europea – Per Guy Verhofstadt Presidente". 
Guy Maurice Marie Louise Verhofstadt, classe ’53, figura di spicco del panorama liberale europeo, è  stato Primo Ministro del Belgio dal 1999 al 2008. Dal 2009 è presidente del gruppo Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa al Parlamento Europeo (in inglese: Alliance of Liberals and Democrats for Europe – ALDE; in francese:Alliance des Démocrates et des Libéraux pour l'Europe – ADLE).
 
Questo il manifesto politico di Alde:
  1. Promuovere la pace, attraverso un'Unione nella tradizione federalista.
  2. Fare dell'UE un attore globale, superando il divario tra la sua dimensione economica e politica.
  3. Aprire e democratizzare l'Unione europea.
  4. Garantire i diritti fondamentali di tutti i cittadini europei.
  5. Promuovere l'istruzione a tutti i livelli.
  6. Rafforzare la governance economica dopo l'introduzione dell'euro.
  7. Eliminare le frodi e l'eccessiva burocrazia.
  8. Fare dell'Europa il leader mondiale in materia di protezione ambientale.
  9. Far sì che la globalizzazione funzioni per tutti.
  10. Garantire appieno il riconoscimento e la valorizzazione del ruolo delle regioni europee



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