Elezioni Europee, scontro nel Pd di Puglia

Sergio Blasi prende una dura posizione in merito alle voci che vorrebbero Michele Emiliano intenzionato a ritirare la propria candidatura alle elezioni europee nel Pd dopo la scelta di Matteo Renzi di preferirgli la Picierno come capolista.

Dunque, la decisione di Matteo Renzi di candidare 5 donne come capolista nelle 5 circoscrizioni per le elezioni europee qualche vittima l’ha fatta. In Puglia la vittima è eccellente e si chiama Michele Emiliano, sindaco uscente di Bari nonché candidato in pectore alla presidenza della Regione per il passaggio elettorale 2015. Michele Emiliano ci sperava a guidare la lista del Partito Democratico nella Circoscrizione Sud, anzi più che ci sperava se lo aspettava, anche perché in un famoso tweet, durante la nascita e formazione del Governo Renzi, aveva pubblicamente raccontato di essersi sentito telefonicamente con il segretario del suo partito che gli aveva chiesto di non aspettarsi nulla come incarichi di governo o sottogoverno ma di prepararsi alla corsa per le Europee con il ruolo di capolista. Fatto sta che Michele Emiliano non è capolista alle Europee, al suo posto la renziana Pina Picierno. Il sindaco di Bari l’ha presa con filosofia ("Cinque donne capolista del Pd alle elezioni europee sono un segno dell'importanza che diamo al parlamento europeo e alle istituzioni dell'Ue") ma dalla sua federazione barese sono partiti i colpi al Premier, parlando di “promessa tradita”.

Nel documento firmato dal senatore Giovanni Procacci, portavoce e coordinatore della segreteria pugliese del Pd, dopo una stoccata a  Renzi sul ruolo delle donne – più esibite come specchietto per le allodole che valorizzate dal partito – si fa una richiesta ben precisa a Emiliano: "Oggi apprendiamo con sconcerto e stupore che la Direzione nazionale decide di individuare, come capilista alle elezioni europee, candidature tutte femminili! Dinanzi a tale decisione, chiediamo con determinazione a Michele Emiliano di ritirare la sua disponibilità a candidarsi e di concentrare sin da ora tutte le sue risorse, insieme a un partito che si sta rilanciando con forza ed entusiasmo, verso le elezioni regionali del prossimo marzo. Ci impegniamo comunque a sostenere il Pd alle elezioni europee.”
In serata, il consigliere regionale Sergio Blasi, ex presidente del Pd, prova a stemperare i toni, ma il suo invito sembra una frecciatina al veleno inviata al sindaco uscente di Bari:  “Emiliano non ritiri la candidatura ma si metta al servizio del partito”.

“C’è un tempo in cui bisogna essere generosi e mettere davanti alle ragioni personali quella della comunità politica si rappresenta.Michele Emiliano – dice Sergio Blasi -deve accettare la candidatura alle Europee anche non da capolista della circoscrizione Sud. La novità della indicazione di Pina Picierno a capolista, in un contesto nel quale valgono le preferenze e non la posizione in lista, incide davvero poco sulla possibilità per il sindaco di Bari di giocare questa competizione elettorale.

Aggiungo, inoltre, – conclude Blasi – che un segretario di partito non può interpretare sulla scena politica il ruolo di ballerino, candidandosi un giorno e ritirandosi il giorno seguente per ragioni che sembrerebbero suggerite da un istinto narcisistico più che da altro. Dovrebbe candidarsi anche da ultimo in lista dopo aver dichiarato e ridichiarato nelle scorse settimane l’importanza per lui della partita europea e la sua intenzione di rappresentare il Sud a Bruxelles. Ne va non solo della sua credibilità personale ma di quella del partito regionale che rappresenta e del quale è il segretario, non il ventriloquo.

Un partito si serve, non è qualcosa di cui servirsi”.