Elezioni Regionali, il centrodestra si ricompatta e ufficializza Raffaele Fitto. Tutti i candidati alla Presidenza

Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi trovano la quadra sui candidati governatori di coalizione per le Elezioni Regionali. In Puglia tocca a Fitto

Sarà Raffaele Fitto il candidato alla presidenza della Regione Puglia per il centrodestra. Alla fine il rischio rottura è stato scongiurato e con una nota congiunta Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi hanno riconfermato il primo accordo sui nomi dei candidati di coalizione per le prossime regionali. Accordo che soprattutto in Puglia era stato messo in discussione dalla Lega che aveva addirittura candidato Nuccio Altieri per mettersi di traverso all’europarlamentare salentino.

Pace fatta nel centrodestra che ha quadrato il cerchio su tutto o quasi, in un clima che gli artefici dell’accordo definiscono di grande collaborazione.

«Il centrodestra ha individuato la squadra migliore per vincere le elezioni nelle Regioni che andranno al voto a settembre e, soprattutto, portare il buongoverno in quelle che oggi sono male amministrate dalla sinistra. I candidati del centrodestra saranno: Francesco Acquaroli per le Marche, Stefano Caldoro per la Campania, Susanna Ceccardi per la Toscana, Raffaele Fitto per la Puglia. Si aggiungeranno alla squadra dei governatori uscenti che, dopo eccellenti prove di governo, sono stati confermati: Giovanni Toti in Liguria e Luca Zaia in Veneto. Il centrodestra esprimerà candidati unitari anche alle Comunali».

Sarà dunque il magliese Raffaele Fitto, europarlamentare in carica e vicepresidente del Gruppo dei Conservatori e Riformisti, ad essere il candidato unitario del centrodestra per le prossime elezioni regionali che si svolgeranno a settembre.
Fitto è stato già presidente della Regione Puglia dal 2000 al 2005. Ricandidatosi per il secondo mandato fu sconfitto da Nichi Vendola. È stato Ministro per gli Affari Regionali nel Governo Berlusconi IV dal 2008 al 2011.

Le parole di Fitto

«La decisione dei leader di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia costituisce per me motivo di orgoglio e al contempo sento su di me la grande responsabilità di aver riunito le forze politiche in un’unica proposta diversamente da quanto è avvenuto in passato. Ringrazio Silvio Berlusconi, Matteo Salvini per la fiducia accordatami, e Giorgia Meloni, alla quale – insieme a tutta la classe dirigente di Fratelli d’Italia – rivolgo un particolare ringraziamento per la lungimiranza dimostrata e per aver creduto nella mia candidatura a Presidente della Regione Puglia fin dal primo momento. Il centrodestra è maggioranza naturale nel Paese e, ritengo, a maggior ragione nella nostra Puglia. Ripartiamo con unità e passione!»

Unità vera o presunta?

La Lega pugliese ingoia il boccone amaro ma a livello nazionale il passo indietro viene ricompensato, come si legge sempre nella nota congiunta, dal diritto di indicazione di suoi uomini come candidati a sindaco in alcune città del centrosud fra cui Reggio Calabria, Andria, Chieti, Macerata, Matera, Nuoro.

Unità vera o presunta? Soltanto il risultato delle urne potrà stabilirlo. Se i leader nazionali gongolano per l’unità ritrovata, a livello periferico sono in tanti a sostenere che i disaccordi siano troppo radicati nel tempo perché trovino sintesi. Ad una pace indolore tra Fitto e Marti ci credono in pochi, conoscendo il carattere dei duellanti.

Le dichiarazioni della Lega

L’europarlamentare Massimo Casanova sgombra il campo da insinuazioni e promette impegno e sostegno a Fitto: «Come Lega al Sud abbiamo lottato per il rinnovamento, facendoci rappresentanti delle ragioni e della passione di tanti uomini e donne che vogliono riprogettare un futuro migliore dopo i disastri e fallimenti targati centrosinistra. Una battaglia che abbiamo portato avanti con lealtà, trasparenza e voglia di cambiare le cose, salvaguardando l’unità, che resta valore imprescindibile. In ragione di ciò eravamo consapevoli del fatto che stare in una coalizione implica la necessità di raggiungere punti di equilibrio. Sono lieto pertanto di annunciare che la Lega moltiplicherà e rafforzerà il suo coinvolgimento ed impegno nel Mezzogiorno d’Italia, dove si appresta a mettere a disposizione della coalizione idee, modalità di amministrare, uomini e donne capaci e appassionati, per riammagliare sempre più il Paese nel nome del buongoverno».

Gli altri candidati

Spaccatura certa, invece, nel centrosinistra. Italia Viva ha candidato il sottosegretario agli Esteri, Ivan Scalfarotto, alla presidenza della Puglia contro la nomina unitaria di Michele Emiliano, governatore uscente che ha trionfato alle Primarie.

In una competizione del genere, il pericolo anche di piccole erosioni potrebbe diventare determinante, al punto che l’ex magistrato ha parlato del rischio per il centrosinistra ad un ritorno indietro nel tempo, quando in Puglia il centrodestra vinceva facilmente anche per le spaccature degli antagonisti.


Antonella Laricchia, invece, dopo essersi aggiudicata le Regionarie rappresenta la candidata dei pentastellati. Mai in discussione la sua leadership che si avvale del movimentismo della truppa dei consiglieri regionali, sempre attivi. Ma le sorti dei grillini non sembrano accreditarla di grande chance di vittoria.


Sempre sul pezzo anche Alessia Ruggeri, Vicepresidente Nazionale Confimprese Italia, candidata alle presidenza della Regione. La Ruggeri raccoglie il consenso del mondo delle partita iva e dei piccoli imprenditori ‘arrabbiati’ con le istituzioni che non li tutelano e che li spingono verso la soglia dell’impoverimento.



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