Emergenza Xylella, Marti: ‘Si all’incontro tra i sindaci e il commissario Silletti’

Il deputato del partito dei Conservatori e Riformisti prende posizione sulla richiesta avanzata dai sindaci del nord-Salento interessati dal taglio di centinaia di uliveti secolari con il Commissario Silletti. ‘E’ necessario ridefinire le zone cuscinetto, così si rischia troppo’

‘Condivido le richieste avanzate al Commissario Siletti e al Presidente Michele Emiliano da parte alcuni sindaci dei comuni del Nord Salento, fra i quali Squinzano e Trepuzzi, e dal comune di Torchiarolo’. Prende una posizione netta l’onorevole Roberto Marti, esponente salentino del partito di Fitto ‘Conservatori e Riformisti’. Il tema, come desumibile, è quello della Xylella fastidiosa: l’allarme lanciato, infatti, sta portando in questi giorni alla eradicazione di centinaia di esemplari di ulivi secolari. Il tutto previsto proprio dal piano varato da Silletti. ‘Questi amministratori chiedono che agli agricoltori che stanno rispettando i dettami del piano così come la comunità europea prevede – chiosa Marti –  venga corrisposto un giusto contributo per la perdita reddituale oltre a quello previsto per l'espianto materiale degli alberi d'ulivo, e non solo in riferimento all'anno corrente’.
 
La Xylella, infatti, rischia di minare irreparabilmente la tradizione agricola millenaria del Salento: la coltivazione di uliveti e la produzione di olio extra vergine d’oliva, infatti, oltre a rappresentare il primo vettore dell'economia salentina in termini di raccolta, rappresenta anche la peculiarità della nostra offerta turistica e paesaggistica. ‘È necessario ridefinire le zone infette da quelle a cuscinetto – propone il Deputato fittiano – e rivalutare il piano di eradicazione che, ad oggi, non rappresenta la soluzione al problema. Gli amministratori hanno portato nell'incontro esempi concreti di guarigione di ulivi malati e, nello stesso tempo, hanno chiesto di poter piantare nuovi ulivi lì dove la malattia non esiste o é molto lenta, contrariamente a quanto il piano di riconversione prevede. Mi auguro che queste istanze vengano sottoposte al vaglio di chi di competenza’, conclude Marti.
 
Di poche ore fa, dal resto, le proteste di alcuni coltivatori tra le campagne di Torchiarolo, i quali hanno bloccato con la forza e con animi alquanto riscaldati, il tentativo di taglio ‘volontario ed autonomo’ messo in atto da parte di un ricoltore originario di Trepuzzi.



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