“L'ex caserma Massa rischia di diventare una grande tegola sulla testa dei leccesi tra ricorsi, carte bollate e sentenze. Un maxicontenzioso che ci porteremo dietro per anni, anzi che, forse, lasceremo anche in eredità ai nostri figli e le responsabilità dell'amministrazione comunale sono tante e precise”. Si ritorna a parlare dell’Ex Caserma Massa e del progetto riguardate quest’area nel pieno centro del capoluogo e, questa volta, a prendere la parola, il capogruppo del Partito Democratico a “Palazzo Carafa”, Paolo Foresio.
“Non entro nel dettaglio della disputa fra Comune, ditta appaltatrice e Sovrintendenza – prosegue il consigliere comunale – quello che mi preme sottolineare è come l'errore sia a monte: trattandosi, infatti, di un'opera così impattante per il centro della città il tavolo che il sindaco Paolo Perrone si è affrettato a convocare qualche giorno fa forse andava fatto prima”.
Necessario agire di concertazione prima, quindi, allo scopo di trovare una soluzione senza che si facesse passare tutto questo tempo: “Non ci voleva, infatti, uno scienziato per capire che quell'area, per dove è ubicata, potesse dare alla luce resti archeologici importanti. Quindi, probabilmente, sarebbe stato il caso di mettere prima tutti i soggetti coinvolti intorno a un tavolo per trovare una soluzione e non aspettare inermi che passassero gli anni”.
La conseguenza della consueta miopia politica è che oggi ci ritroviamo con un bel buco in mezzo alla città che ha desertificato tutta la zona circostante, dove gran parte delle attività sono state costrette a chiudere o a trasferirsi”.
Infine, Foresio pone un interrogativo circa la destinazione che la zona dovrà avere e se, soprattutto, possa essere attuato il progetto posto in essere: “Chiediamoci, infine, se il progetto originario che prevede un centro direzionale e un parcheggio interrato da 499 posti auto, possa ancora essere attuato: nel frattempo, infatti, sono sorte altre aree di parcheggio che vanno o andranno a compensare i posti persi all'ex Caserma Massa (quando, si spera, saranno resi fruibili ai cittadini). Non solo: c'è bisogno di costruire altri locali in centro quando, nella vicina Piazza Mazzini, non si contano quelli sfitti?”