Flavio Fasano nuovamente sospeso da Consigliere, accolto il ‘reclamo’ della Prefettura

L’avvocato Flavio Fasano è stato nuovamente sospeso dal consiglio comunale della ‘Città Bella’. Questa volta è stato il Tribunale civile di Lecce che ha accolto il ‘reclamo’ presentato dalla Prefettura. Domani l’avvocato illustrerà i dettagli in una conferenza stampa.

“Sono stato nuovamente sospeso, ma il mio impegno politico continuerà anche fuori dal Consiglio Comunale”.  Flavio Fasano commenta con queste parole il nuovo capitolo del suo botta e risposta a suon di carte bollate con la Prefettura di Lecce che lo aveva sospeso applicando la tanto discussa Legge Severino. Il Tribunale di Lecce accogliendo il ricorso presentato dall’avvocato 57enne, lo aveva reintegrato nel consiglio comunale della Città Bella, permettendogli così di tornare a sedere tra i banchi, ma contro questa decisione si era opposto l’ente di via XXV luglio: “Ho appena avuto notizia dell’accoglimento, da parte del Tribunale civile di Lecce, prima sezione – commenta Fasano – del “reclamo” proposto dalla Prefettura contro l’Ordinanza di “sospensione” del provvedimento di applicazione, nei miei confronti, della Legge Severino e che mi aveva reintegrato”.
 
Tutto ruota intorno all’applicazione della legge entrata in vigore nel novembre del 2012 durante il governo di Mario Monti. Per Claudio Palomba, che aveva firmato il provvedimento, il legale sarebbe ineleggibile per la condanna in primo grado nel processo Galatea2
  
“Il 20 gennaio –  continua l’avvocato in queste settimane in una dura battaglia dai banchi dell’opposizione contro il Sindaco Stefano Minerva e la sua maggioranza – si aprirà il giudizio di “merito” in ordine all’ applicazione o meno, nei miei confronti, di questa norma, tenuto conto che nemmeno la Corte Costituzionale, ad oggi, ha depositato la “motivazione” della decisione di “conformità” costituzionale che pure ha discusso il 4 ottobre!”.
  
Intanto, per domani, giovedì 22 dicembre, al “Museo-Biblioteca” Sant’Angelo, Fasano spiegherà i dettagli della vicenda “continuerò ad essere politicamente ‘presente’ – promette il 57enne –  forte dei 5.500 voti che ho ottenuto  dai cittadini durante le elezioni amministrative e della mia onestà e intransigenza morale”



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