Il dato è questo: solo 31 aziende salentine sono state ammesse – su 730 aziende agricole pugliesi accolte – all’istruttoria tecnico-amministrativa propedeutica all’erogazione delle successive risorse. Ciò ha scatenato la reazione della politica e, in particolare, del Coordinatore Provinciale di Area Popolare, Luigi Mazzei: “Scorrendo la graduatoria degli ammessi a finanziamento, sui 730 salta all’occhio la quasi totale prevalenza di aziende Baresi e Foggiane”. “Non basta che la Xylella fastidiosa – continua Mazzei – rischia di far perdere circa ottomila posti di lavoro, colpendo, come è ovvio, soprattutto l’occupazione salentina. Un dramma prevedibile e proprio per questo Pd e Sel hanno una responsabilità sulle spalle che nessuno potrà dimenticare, perché i loro ritardi e inadempienze potrebbero trasformare il paesaggio e l’agricoltura del Salento”.
Nel bando la discriminante prevista era quella di fare parte o meno delle zone SIC, Siti di Interesse Comunitario, scelta che ha penalizzato in gran parte le aziende salentine. Si pensi che, per partecipare al bando, una nuova azienda deve creare i presupposti investendo prima, “per poi vedersi negato il finanziamento”, scrive ancora Mazzei. “Gli Assessori Regionali che dovrebbero difendere il territorio e vigilare sui bandi sono da sempre silenti e a condurre una battaglia solitaria sono i pochi imprenditori che stanno provando ad uscire dalla morsa della crisi”.
“Ora viene da chiedersi se fare parte di un area colpita da una grave calamità naturale come la Xylella non sia già di per sé un elemento sufficiente a riconoscere un punteggio aggiuntivo e premiare quelle aziende che stanno diversificando ed investendo nel biologico”.
“Il baricentrismo imperversa e il Salento resta sempre più isolato ed abbandonato a se stesso. Assessori Salentini – conclude Mazzei – se ci siete battete un colpo!”.