Si accendono i toni della campagna elettorale con la dura replica di Giuseppe Fornari, esponente di Una Buona Storia per Lecce, in difesa del candidato scelto dalla coalizione di sinistra, Carlo Salvemini.
"Il Sindaco Perrone ha una curiosa idea della democrazia – scrive in una nota ufficiale Fornari – raramente l'ho sentito parlare dei suoi avversari politici in modo rispettoso”.
“In perfetta sintonia con la destra berlusconiana, Perrone ha sempre dimostrato solo fastidio per il ruolo della minoranza i cui esponenti sono sempre stati rappresentati come nemici della città per il solo fatto che esprimessero il loro sacrosanto diritto al dissenso dalle sue scelte.
Allo stesso modo non ho memoria di parole di apprezzamento o riconoscimento del sindaco uscente (se non verso se stesso) perfino quando, la sua stessa maggioranza, approvava mozioni e proposte avanzate dai banchi del centrosinistra. Questa è la cultura politica, arrogante e inutilmente autocelebrativa – tuona l’Avvocato Fornari – che ha governato Lecce negli ultimi vent'anni e che, ad eccezione della faccia nuova del candidato Giliberti, si ripropone tal quale per la prossima scadenza elettorale”.
L’invettiva dell’esponente di Una Buona Storia per Lecce, muove dalle dichiarazioni del sindaco uscente Perrone che avrebbe rivolto a Salvemini una chiara accusa, a suo dire, di inoperosità e colpevole improduttività di iniziative volte a dare il proprio contributo: “Questa sonora sciocchezza su Carlo Salvemini che non avrebbe mai fatto una proposta è clamorosamente smentita dai fatti, dalle delibere, da documenti ufficiali – chiarisce Fornari – la verità, però, è più forte della propaganda e sarà proprio la verità la stella polare del nuovo centrosinistra leccese che si candida a governare Lecce con Carlo Salvemini”.
“È un impegno che prendiamo, oggi, per le cose che diremo ai cittadini in campagna elettorale e per quando, tra pochi mesi, saremo chiamati a governare" – chiosa, infine, l’Avvocato, con una buona dose di ottimismo rispetto al consenso elettorale che potrebbe mietere la propria coalizione, a discapito degli altri candidati.
Valentina Petrucci
