Forza Italia. Vitali contro tutti e tutti contro Vitali

Raffaele Fitto- Silvio Berlusconi a livello nazionale, Luigi Vitali- Fittiani a livello regionale. In Forza Italia regna il più completo caos e a livello locale, la guerra ormai aperta si gioca alla luce del sole a colpi di comunicati stampa.

Caos Forza Italia. Se a livello nazionale, dopo una tregua armata, tra Raffaele Fitto e Silvio Berlusconi lo scontro è ancora aperto, in casa Puglia le acque sono ancor più agitate soprattutto in vista dell’appuntamento elettorale di primavera. Trovato finalmente l’accordo sul nome di Francesco Schittutti, la corsa dell’oncologo verso via Capruzzi è tutt’altro che in discesa, anzi lastricata di ostacoli. Primo perché l’avversario da ‘sconfiggere’ è Michele Emiliano, secondo perché le battaglie da vincere e superare sono 'intestine', all’interno dello stesso centrodestra. Il commissariamento di Forza Italia in Puglia e la nomina dell’avvocato Luigi Vitali ha acceso solo la miccia, tanto che la bomba sembra sia pronta ad esplodere da un momento all’altro. Per di più, la guerra senza esclusione di colpi si gioca addirittura alla luce del sole.

A gettare benzina sul fuoco già vivo, le parole pronunciate dal neo-commissario che avevano lasciato poco spazio all’interpretazione «Io avevo lanciato un monito: chi andava alla manifestazione di Fitto andava a suo rischio e pericolo perché, se fosse stata una manifestazione di rottura contro Forza Italia, chiaramente nessuno poteva chiedermi di essere candidato a nessuna competizione» aveva tuonato Vitali.

Tradotta papale-papale la frase assume un altro senso: partecipare alla manifestazione romana potrebbe rappresentare un problema in ottica ricandidature. «A tutti i cosiddetti “ricostruttori” di Raffaele Fitto che stanno cercando col loro atteggiamento di demolire 20 anni di storia  ricordo che la pazienza è giunta al suo limite» ha spiegato il neo commissario.

La risposta dei fittiani non si è fatta attendere ed ovviamente è al vetriolo «Se non si parlasse di cose drammaticamente serie, ci sarebbe perfino da sorridere, sia pure amaramente, della surreale vicenda di un signore che da qualche giorno è stato mandato in giro per la Puglia minacciando di sventolare cartellini gialli e rossi, ma che non ha alcun titolo giuridico e statutario per farlo – si legge nella nota congiunta a firma di Roberto Marti, Rocco Palese, Antonio Distaso, Francesco Paolo Sisto, Benedetto Fucci, Nicola Ciracì, Nuccio Altieri, Gianfranco Chiarelli, Lucio Tarquinio, Pietro Liuzzi, Luigi D’Ambrosio Lettieri, Luigi Perrone, Vittorio Zizza e Francesco Bruni  –  Vuole fare lo sceriffo, ma è fuori dalle regole. Intanto, per il momento, si espone al ridicolo. È lì a dire che non si può superare il “limite”… Qualcuno gli dia un centimetro, per misurare chissà che cosa. Se Berlusconi pensa di procedere con le minacce di esclusione dalle liste di chi la pensa diversamente, o peggio di chi ha partecipato alla straordinaria manifestazione a Roma, troverà le risposte adeguate».

Insomma, se dopo il battesimo dei ‘ricostruttori’ la contromossa sia quella di estromettere alle Regionali in Puglia qualunque esponente vicino al ribelle Fitto? L’ipotesi non è solo pura fantasia, anzi.  

Come se questa situazione non fosse già sufficiente, il commissario regionale di Forza Italia Vitali ha voluto rincarare la dose: “Apprendo da Roma che il partito nazionale non è più in grado di garantire gli stipendi ai suoi dipendenti. All’eliminazione del finanziamento pubblico si aggiunge il mancato versamento del contributo mensile in capo ai parlamentari. In Puglia la situazione è ancora più perniciosa perché questo inadempimento riguarda il 90% dei parlamentari e dura da due anni. Però -continua Vitali- si va in giro per l’Italia, con pullman messi a disposizione non si sa da chi e da chi pagati, portando in giro un’immagine dell’organizzazione territoriale e democratica del partito in Puglia che io, francamente, non ho riscontrato. Anzi»

Immediata la replica, con un pizzico di ironia di Antonio Distaso, ex vice coordinatore vicario e Roberto Marti, ex tesoriere Forza Italia

«I primi giorni del neo Commissario di Forza Italia in Puglia Luigi Vitali, segnano un incredibile rassegna di gaffe maggiormente degne dell'indimenticato Peter Sellers nel ruolo di Ispettore Clouseau. Più un Ispettore, quindi, che un Commissario Politico. Ora, francamente, si comincia ad esagerare. Ci rendiamo conto che laddove manca la Politica, spesso ci si aiuta come si può. Ma i fatti non possono essere oggetto di valutazioni. I Parlamentari pugliesi hanno adempiuto puntualmente al versamento della quota richiesta dal Partito, a partire dal 2008, per chi è stato eletto con il PdL . Nel 2013, anno di nuove elezioni politiche, è stato chiesto e corrisposto un sostanzioso versamento, una tantum, prima della ricandidatura. In quegli stessi anni, per lunghi anni, il PdL prima, Forza Italia poi, ha ricevuto una cospicua dote di rimborsi elettorali, in virtù della legge vigente. Nessuno di noi, conosce esattamente circostanze e modi di utilizzo di tali somme. In quegli stessi anni, ed ancora per tutto il 2014, i parlamentari ed i consiglieri regionali hanno autonomamente provveduto al mantenimento dei costi delle sedi e del personale delle sedi provinciali. Il contratto concernente la sede regionale, da sempre, almeno questo, a carico del Coordinamento nazionale, è stato unilateralmente rescisso a fine del 2013. Nel contempo, il Coordinamento nazionale ha licenziato la nostra dipendente storica della sede regionale in Puglia. I Parlamentari ed i Consiglieri regionali, insieme a tanti altri, sono quelli che, per esempio, nell'agosto 2013 e nel novembre 2013, hanno organizzato pullman per Roma per manifestazioni di solidarietà al Presidente Berlusconi. Pochissimi, in Italia, hanno fatto altrettanto. Crediamo che per il Commissario/Ispettore Vitali sia sufficiente. Dal comico si è già passati al grottesco. Evitiamo almeno il tragico».



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