Gabellone replica a Pepe:’Stp non si è allineata alle esigenze della Provincia’

In una conferenza stampa, Antonio Gabellone replica a Luigi Pepe, ex Amministratore Unico di STP. “Il ricorso al TAR contro i piani di razionalizzazione delle partecipate è stato come fare la guerra alla Provincia. Prioritario il collocamento dei lavoratori’.

Dopo la tumultuosa conferenza stampa dello scorso 23 gennaio, quando Luigi Pepe ha annunciato le dimissioni dal suo incarico da Amministratore Unico di Stp, questa mattina è tornato a parlare delle vicende della società partecipata il Presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone, preso direttamente di mira da Pepe, senza mezzi termini.

Ha difeso le sue scelte e l’operato dell’ente Gabellone e lo ha fatto con la sua solita pacatezza che lo contraddistingue, lanciando tuttavia frecciatine non troppo velate all’ex numero uno di Stp. "Ci sono dei programmi che annualmente si stilano – ha chiosato il Presidente della Provincia – e che devono essere rispettati. Luigi Pepe è stato bravo nel corso del suo primo mandato, tanto da meritarsi la riconferma nel prestigioso ruolo, poi però qualcosa è andato storto".

Antonio Gabellone si è presentato davanti ai giornalisti della stampa locale con i suoi numeri, contrapponendoli a quelli presentati da Pepe poco meno di un mese fa. Stando alla versione del numero uno di Palazzo dei Celestini, la società di trasporti non solo sarebbe stata più volte sollecitata, ma avrebbe anche fatto ricorso al TAR contro il piano di razionalizzazione delle partecipate. Ciò ha compresso i rapporti, finché, appunto, il 23 Gennaio Pepe non rassegnò le dimissioni.

La Stp, in buona sostanza, non accettò di ricollocare nel proprio organico lavoratori di altre partecipate nettamente in difficoltà. “Alle prime comunicazioni – spiega Gabellone durante la conferenza stampa – risposero tutti tranne Pepe. Anzi, di fronte all’ultimo atto presidenziale datato 6 novembre, come risposta ci fu il ricorso al tribunale amministrativo regionale per rivendicare autonomia nonostante la Provincia detenga il 70,15% delle quote”.
 
Ma ciò che a Gabellone proprio non scende giù, è questo “non allineamento di STP rispetto alle esigenze dell’Ente, ben diverse da quelle del 2009. Perché mentre prima si mirava al risanamento del Bilancio, adesso l’obiettivo è salvare i dipendenti che rischiano il lavoro.



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