Non è tardata ad arrivare, come prevedibile, la risposta di Toti Di Mattina, ex candidato sindaco Pdl e leader dell’opposizione consiliare nella Città Bella, all’attacco di qualche giorno fa a firma dei consiglieri Antonio Barba e Rosario Solidoro. E le parole, nel rifiuto a considerarsi un “collaborazionista” della Giunta Errico sono altrettanto dure e altrettanto nette: “Non ritengo giusto un ruolo dell’ opposizione che osteggia a priori, cieca dinanzi al compimento delle scelte giuste, propensa alla demolizione e non alla costruzione.” Ma per Sandro Quintana, presidente del movimento "Italia Destati" nel Consiglio Comunale di gallipoli non c'è Opposizione.
Il termine collaborazionismo non l’avevano usato l’altro ieri Antonio Barba e Rosario Solidoro quando hanno preso carta e penna per scrivere un comunicato contro Toti Di Mattina. Ma il senso non può che essere quello: in buona sostanza, mentre Forza Italia ti dice che devi prendere una posizione di netto contrasto al governo cittadino, tu, invece, ti esprimi con votazioni e interventi che sono il portato di tue considerazioni, tue valutazioni ma non della parte politica che rappresenti. Accondiscendenza a Francesco Errico? Per Barba e Solidoro sembrerebbe proprio di sì. “Inaccettabile e di pessimo gusto, il comportamento che il consigliere Toti Di Mattina ha deciso di assumere,perseverando quello che dall'inizio di questa consiliatura gli è stato consono, lesivo sia nei confronti del gruppo consiliare che rappresenta, sia verso il partito di PDL-Forza Italia, sia nei confronti della Città di Gallipoli. Il gruppo consiliare, con fermezza, durante una riunione del direttivo tenutasi venerdì fino a tarda serata, ha deciso di mantenere nei confronti dell'amministrazione comunale di Gallipoli una posizione di ferrea opposizione – scrivono i due – ma ci si trova a constatare, che nonostante le sollecitazioni e le indicazioni, il consigliere Di Mattina continua ad assumere autonomamente nelle sedi istituzionali, un atteggiamento – scaturito da valutazioni solo personali – di benevola predisposizione alle proposte della Maggioranza e di diplomatica ambiguità verso quelle che sono le posizioni concordate con il direttivo cittadino del PDL- Forza Italia, di cui ricordiamo, fa parte.
Insomma benevola predisposizione, ambiguità, scarsa chiarezza, ecc. Tutto tranne quella durezza e nettezza che Forza Italia si aspetterebbe dal suo capogruppo.
Ma Di Mattina a passare per un collaboratore di Errico non ci sta: “Ho letto con rammarico e sorpresa le dichiarazioni rese nei miei confronti dai consiglieri Antonio Barba e Rosario Solidoro, i quali hanno inteso sferrare un attacco frontale alla mia persona tipico di un modo di fare politica oramai superato, lontano dal mio stile e, soprattutto, lontano dalla verità.
Giammai il sottoscritto ha assunto nelle sedi istituzionali atteggiamenti autonomi ed ha espresso valutazioni personali. Vero è che, prima del consiglio comunale tenutosi lo scorso sabato mattina, ho proceduto (come ho sempre fatto dall’inizio della legislatura cittadina) ad ascoltare le opinioni sui punti all’ordine del giorno dei rappresentanti politici della opposizione, la Puglia Prima di Tutto e delle altre liste civiche mie alleate. Tutti hanno espresso una determinata opinione che anche io ho condiviso e che è stata poi trasfusa in sede di Consiglio Comunale.
Pertanto, anche sotto tale aspetto, tutto quanto da me espresso non è frutto di personali valutazioni come viene erroneamente affermato, ma è conseguenza di una condivisione politica, valore probabilmente lontano da un certo modus operandi.”
La divergenza è forte, decisa, quasi insanabile. E verte sul senso stesso di fare opposizione. Se per raggiungere il bene comune di Gallipoli, secondo Solidoro e Barba, servono scelte di forte contrasto al governo della Giunta, per Di Mattina bisogna invece trovare il modo di non opporsi acriticamente.
“Ritengo che il bene comune – conclude Di Mattina – possa essere raggiunto solo attraverso un modo di fare politica coerente ed intelligente laddove l’opposizione deve avere un ruolo costruttivo e finalizzato a soddisfare le esigenze della città e dei cittadini. In tale ottica, ritengo giusto e costruttivo condividere tutte le scelte finalizzate al raggiungimento del bene comune. Solo in tale modo si può evitare uno stallo della crescita della città di Gallipoli e permettere un miglioramento delle condizioni del Paese.”
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E sul tema, con parole altrettanto decise, interviene il Presidente di Italia Destati: "In Consiglio comunale a Gallipoli non c’è opposizione. L’opposizione vera la faceva solo l’ex consigliere Aldo Petrucci ed oggi Gallipoli 2012. Continuiamo ad assistere ad una farsa politico-amministrativa. Tutti d’accordo, appassionatamente. La maggioranza sarebbe pronta a tutto pur di tutelare gli interessi privati anche a costo di stravolgere il Piano regolatore ed il Piano commerciale. La maggioranza per un’alzata di mano sarebbe pronta a barattare l’intera città di Gallipoli.E’ il gioco delle tre carte – dichiara Sandro Quintana, presidente del movimento Italia Destati – a cui si assiste in Consiglio comunale a Gallipoli. Insomma, un fertile terreno per i detrattori della politica. L’opposizione, invece, di analizzare criticamente i punti all’ordine del giorno si sottrae alla propria responsabilità. E i consiglieri Mino Chianella della Puglia Prima di Tutto e Salvatore Di Mattina di Forza Italia… in barba alla serietà amministrativa “danno i numeri” ridicolizzando l’opposizione di cui fanno parte per far quadrare i conti della maggioranza. L’idea, neanche tanto velata, dell’opposizione sarebbe quella di allinearsi ad una maggioranza che tutto prende e decide.