Inaugurato a febbraio scorso alla presenza del presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, illuminato in tutta la sua bellezza da una serie di eventi inaugurali di alto valore artistico, aperto ai cittadini grazie ad alcune visite guidate. Parliamo del bellissimo Teatro Apollo che troneggia nel cuore della città di Lecce, affacciandosi imponente su via Salvatore Trinchese.
Dal taglio del nastro alla gestione
Anni ed anni di restauro si sono conclusi recentemente, restituendo ai leccesi tutti – e non solo – la bellezza di un contenitore culturale di assoluto prestigio. Oggi il teatro Apollo torna al centro dell’attenzione. Un nuovo faro viene acceso, ma questa volta non sugli splendidi muri in pietra leccese o sul suggestivo palco, quanto sull’affidamento della gestione del teatro stesso, annunciato con un post su facebook del primo cittadino: “Giornata densa di emozioni, soddisfazioni, attese” aveva scritto Salvemini indicando nell’elenco anche il percorso avviato per la gestione unitaria dei teatri pubblici comunali – Apollo, Paisiello, Anfiteatro e Teatro Romano – attraverso intesa con Teatro Pubblico Pugliese.
Si accende il dibattito
Non si può dire che l’argomento non sia stato tra quelli più caldi del dibattito politico, visto che in tanti hanno sottolineato che non basta tagliare il nastro, quanto piuttosto sia necessario riempire di contenuti quel che ha rischiato per troppo tempo di rimanere una scatola vuota, un pugno nello stomaco del Capoluogo salentino. Oggi la provocazione arriva da chi proprio non ci sta all’indomani della delibera di Giunta n. 729 del 7 novembre 2017 con cui il Comune di Lecce “prende atto della proposta del Teatro Pubblico Pugliese” regolarmente protocollata, considerato che “la proposta risulta particolarmente interessante in quanto pone l’accento sulla necessità di integrare la programmazione dell’Apollo nel più ampio sistema dei teatri pubblici di Lecce tra i quali vi sono anche il Teatro Paisiello, l’Anfiteatro e il Teatro romano”.
Insomma, ci sono tutte le premesse per l’affidamento dell’incarico di affiancamento al Comune nella gestione del Teatro Apollo a favore del Teatro Pubblico Pugliese, a partire dal nuovo anno visto che fino al 31 dicembre 2017 proseguirà la gestione provvisoria durante la quale vengono valutate caso per caso le singole proposte di utilizzo e valorizzazione del contenitore culturale.
L’intervento di Federica De Benedetto
Inevitabile che si scatenassero tuoni e fulmini – insieme a quelli meteorologici di stamane – non soltanto da parte degli avversari politici, ma anche da parte di tante realtà culturali del territorio che ben avrebbero avuto le competenze per gestire la programmazione e le attività collaterali.
“Non contesto il merito, la validità dell’atto nè la professionalità dei soggetti, ma mi domando: non sarebbe stato un atto di trasparenza e di apertura verso la città pensare ad un bando pubblico di affidamento o ad un coinvolgimento attivo delle realtà, associazioni e artisti salentini?”. A parlare è Federica De Benedetto, consigliera eletta nelle file di Forza Italia ma attualmente esclusa a seguito della decisione della Commissione elettorale.
“Perchè non è stata resa nota la comunicazione del teatro pubblico pugliese affinchè si aprisse un confronto in merito? Perchè a seguito della nota del teatro pubblico pugliese non si è chiesto ad altri operatori altre proposte? Quali sono le condizioni dell’affidamento?”.
La pioggia dei perché è inevitabile e quelli di Federica De Benedetto non sono gli unici. Dubbioso anche Franco Ungaro, Art Direction presso AMA – Accademia Mediterranea dell’Attore interpellato da Leccenews24. Il direttore ha confermato le parole affidate ad un post su facebook: “Sarà pure la soluzione più giusta, ma prima di affidare la gestione dei teatri comunali (Apollo, Paisiello, Teatro Romano e Anfiteatro) al Teatro Pubblico Pugliese l’Amministrazione Comunale di Lecce non avrebbe dovuto, che ne so, fare un bando, avviare un confronto con i cittadini , gli artisti, le organizzazioni e le associazioni della città?”
