
‘A dicembre lanceremo, insieme a tutti coloro che vorranno farla, una costituente del centrodestra leccese: non si discuterà di candidature (le elezioni sono troppo lontane) ma di valori e di programmi’.
Che nel centrodestra leccese ci sia voglia di rinnovamento dopo le ripetute sconfitte elettorali è ormai un dato acquisito. La perdita della città capoluogo e della provincia oltre alle reiterate batoste a livello regionale hanno fatto serpeggiare parecchio malumore.
Dopo l’iniziativa dell’ex coordinatore cittadino della Lega, Mario Spagnolo, che ha sbattuto la porta e se ne è andato dal partito in rotta di collisione con i vertici regionali preannunciando la nascita di un nuovo movimento, anche il consigliere comunale di Lecce Giorgio Pala parte lancia in resta.
‘Il disastro delle regionali (perché è giusto chiamarlo con il suo nome, cioè “disastro”) rappresenta il definitivo ko per il centrodestra leccese, almeno per come siamo stati abituati a conoscerlo negli ultimi 25 anni: prima imbattibile, poi disintegrato da una sinistra che ha saputo rinnovarsi. Ho aspettato qualche settimana prima di commentare, attendevo autocritiche da parte di qualcuno, purtroppo non ne ho vista l’ombra: qui pare che nonostante le ripetute sconfitte, siano tutti vincitori al grido di “non è mica colpa mia”. Adesso però è ora di cambiare: il cambiamento non sarà facile, non sarà soft, non sarà indolore’.
Non ha timore pala nel parlare dell’esigenza di un vero e proprio terremoto che sarebbe necessario per far ritornare gli elettori di centrodestra nella loro casa politica. Un terremoto politico che dovrebbe avere come parole chiave: rinnovamento, futuro, valori, esperienza, civismo.
‘Scendere in campo con umiltà, ascoltare la gente nei mercati, nelle aziende, in piazza e nelle attività commerciali; non badare alla forma ma alla sostanza. Questo è il civismo di destra come modello da seguire. Vorrei ripartire da qui, dai tanti volti nuovi che vogliono affacciarsi alla politica ma che hanno paura di non trovare spazio. Ma serve di più: c’è bisogno di prendere il meglio degli ultimi 25 anni, perché bisogna dire la verità e ricordare che è stata la destra a rendere grande la nostra Regione e soprattutto la nostra amata Lecce. La splendida visione di Adriana Poli Bortone, il pragmatismo di Paolo Perrone: due sindaci eccellenti, di ben altro spessore rispetto all’attuale Amministrazione piena di parole ma povera di fatti concreti’.
E a chi è già pronto a rimproverargli l’ennesima iniziativa autoreferenziale di un centrodestra che dice da tanto di volersi rinnovare senza poi farlo per davvero, Pala fa capire che la sua iniziativa è concreta e passa in primis dalla propria persona: ‘Per prima cosa, non mi ricandiderò al Consiglio Comunale: l’unico punto apprezzabile del Movimento 5 Stelle era il limite dei due mandati, che loro hanno ormai messo in cantina ma che io vorrei confermare per dare serietà ad un nuovo modo di fare politica. Dalla mia esperienza nasceranno più candidature, tanti giovani e tanti professionisti non vedono l’ora di scendere in campo. Ecco come si fa, concretamente, il rinnovamento’.