
L’ipotesi di abuso d’ufficio sui ritardi nei lavori per la statale 275 pesano come un macigno sul territorio. Prima la scure dello Sblocca Italia e la paventata ipotesi di un reinvestimento altrove delle risorse stanziate per l’allargamento della statale che da Maglie porta a Leuca, poi l’ombra del reato e l’iscrizione nel registro degli indagati del presidente nazionale Anas, Pietro Ciucci, presunto responsabile dei rallentamenti burocratici.
“La questione della statale 275 è una ferita aperta nel cuore del Salento e il pasticcio sull’affidamento dei lavori è solo l’ultimo di una serie infinita di intoppi che questa strada ha dovuto affrontare”. Così il PD provinciale che auspica che l’iniziativa del sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Umberto Del Basso De Caro abbia un esito positivo.
E i democratici incalzano nell’accollare proprio all’Anas i ritardi nei lavori, e il conseguente storno delle risorse (288 milioni di euro) su altre opere. “Oggi non è più tempo di rinvii e incertezze – spiega il coordinatore della segreteria Gabriele Abaterusso – Quella della 275, lo sappiamo tutti, è una questione seria che negli anni ha fatto pagare un prezzo troppo alto, anche in termini di vite umane, ai cittadini del Salento. Si tratta di una lingua di asfalto lunga 41 km che percorre il basso Salento, da Maglie a Santa Maria di Leuca, che deve essere migliorata per questioni di sicurezza”.
Si attendono, quindi, buone notizie da Roma e dall'incontro voluto da De Caro al fine di "salvare il salvabile" perché “il Salento ha bisogno di quest’opera – proseguono dal PD – in gioco c’è il possibile rilancio delle imprese e dell’occupazione di questo angolo di Puglia, nonché la vita di decine di migliaia di automobilisti che ogni anno percorrono questa strada”.