Pace sociale, Conte e Landini d’accordo su tutto: “Basta con un uomo solo al comando”

Rimossa l’esperienza di Matteo Salvini del precedente esecutivo. Flat tax e Quota 100 in via di archiviazione, il Governo punta all’ascolto costante delle parti sociali.

“L’uomo solo al comando non c’è piaciuto” ha messo subito le carte in tavola Maurizio Landini, segretario confederale della Cgil nell’incontro più atteso delle giornate del lavoro leccesi, quello con il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte.

Il riferimento è stato limpido e chiaro alla prima esperienza del premier, quella gialloverde, in cui l’allora Ministro degli Interni Matteo Salvini faceva e disfaceva, occupandosi anche di lavoro e occupazione e dettando le regole su tasse e pensioni.

Un clima molto amichevole quello tra il Conte in salsa giallorossa e il sindacalista succeduto alla Camusso. Pochi i motivi di attrito dal momento che il governo ha promesso di accettare molti dei suggerimenti del sindacato: cancellazione della flat tax, implementazione del regime progressivo, aumento dei diritti dei lavoratori, anche a costo di depotenziare la flessibilità tanto richiesta dagli imprenditori.

Ascolteremo il sindacato che sarà sempre nostro interlocutore”, ha rilanciato Conte in questo clima idilliaco che era iniziato con il saluto del Capo dell’esecutivo al Prefetto di Lecce, al Presidente della Provincia Stefano Minerva, al Sindaco Carlo Salvemini e all’Assessore regionale Sebastiano Leo.

(Foto di Marco Perulli)



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