Gli 80 euro scomparsi, il sindacato dei pensionati attacca Renzi

Giuseppe Spadaro Spi Cgil Puglia torna sulla polemica relativa alle ottanta euro, annuncia una mobilitazione e si appella ai parlamentari pugliesi

Qualche giorno fa il Premier Matteo Renzi diede una smorzata agli entusiasmi sulle 80 euro in busta paga, chiudendo la porta all’allargamento della concessione anche a pensionati e Partite Iva. Difficile, se non impossibile, che per ora ci sia questa possibilità. Questo è quanto fece capire il primo ministro italiano non più tardi della settimana scorsa.

Non ci sta la Cgil Puglia che si occupa dei pensionati e, attraverso le parole del suo segretario generale, Giuseppe Spadaro si appella ai parlamentari: “La collezione delle prese in giro non è un passatempo estivo divertente per nessuno, men che meno per i pensionati e le pensionate pugliesi. Ma il presidente del consiglio dei ministri ci sembra che stia giocando davvero male la carta della credibilità agli occhi di milioni di cittadini, rimangiandosi la promessa del bonus degli 80 euro ai pensionati. Ancora una volta i pensionati vengono presi in giro, ancora una volta viene chiesto di sacrificarsi senza mai riconoscere loro qualcosa. Quella degli 80 euro ai pensionati è una questione di equità sociale, soprattutto alla luce del fatto che in questi anni, i pensionati hanno rappresentato per i governi una sorta di bancomat a cui attingere continuamente. Quegli 80 euro ci spettano, insieme alla fine del blocco della perequazione: abbiamo già dato e continuiamo a dare ogni mese versando una quota consistente delle intere entrate fiscali dello Stato”.

Il segretario della Spi Cgil conclude in questo modo: “Chiediamo che il Governo mantenga gli impegni presi e ci appelliamo ai parlamentari pugliesi affinché questa richiesta abbia la considerazione che si merita. Diversamente annunciamo sin da ora l’avvio della mobilitazione delle pensionate e dei pensionati in Puglia”.



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