'Il Partito Democratico non molla la presa e rilancia la battaglia politica a Ruffano sganciando due autentiche bombe che potrebbero sortire effetti sulla vita amministrativa della città.
Con un comunicato durissimo, la coordinatrice del circolo Pd di Ruffano chiede infatti:
– di essere ascoltata come persona informata dei fatti dalla Pm Francesca Miglietta che sta portando avanti le indagini in merito alla presunta truffa posta in essere dalla Fondazione Notte di San Rocco di Torrepaduli sui fondi percepiti dalla Provincia di Lecce;
– che i componenti della maggioranza Russo ‘…che sentono ancora un obbligo morale nei confronti del proprio elettorato’, presentino le proprie immediate dimissioni, al fine di interrompere un’esperienza politica giudicata fallimentare.
Due richieste ‘pesanti’, non c’è che dire. Ma andiamo con ordine. In merito al primo punto Anna Rita Picci, a nome del Pd, avanza il sospetto che la gestione – considerata poco trasparente – dei fondi elargiti da Palazzo Celestini faccia il paio con identiche problematiche relative all’utilizzo dei fondi stanziati per l’analoga fondazione dall’amministrazione comunale ruffanese.
‘Ritengo sia mia dovere aiutare in questa fase gli inquirenti, portando ulteriori elementi. Rilevo, infatti, come anche nel nostro paese siano successi fatti analoghi a quelli relativi alla pubblica elargizione provinciale – scrivono dal partito Democratico– dal momento che il Comune di Ruffano, attraverso la Determina n° 80 del 30/04/2013, la Delibera 122 del 22/09/2015 e la Determina 131 del 22/08/2016, ha erogato alla stessa Fondazione contributi per un importo complessivo di 30.000 euro, fondazione in cui hanno ruoli apicali due assessori della Giunta Russo’.
La richiesta delle dimissioni nasce invece da una più approfondita analisi dell’operato del governo cittadino che, secondo Anna Rita Picci, avrebbe sperperato il denaro cittadino ‘…in concomitanza ad una crescita esponenziale della tassazione comunale, che ha toccato negli ultimi anni picchi inimmaginabili’.
Il riferimento più preciso è quello riguardante la scelta della maggioranza consiliare di spendere 23.000 euro ‘…per un ritocco grafico’ allo stemma comunale o 7.000 euro per la sagra della frisa. ‘Siamo dinanzi – concludono dal Partito Democratico ruffanese – ad un’interpretazione cinica e predatoria della gestione della cosa pubblica non più tollerabile’.
Contattato nei giorni scorsi dalla redazione di leccenews24.it, il Sindaco Carlo Russo ha preferito non commentare le affermazioni del Pd riservandosi di intervenire successivamente dopo gli eventuali pronunciamenti dell’Autorità Giudiziaria per rispetto all’attività degli inquirenti.
