I lavoratori LSU di Lecce in assemblea: ‘basta proroghe. Speriamo che il Parlamento ci ascolti’

Lavoratori socialmente utili in assemblea questa mattina presso la sede della Provincia di via Botti. Insieme ai rappresentati del Movimento LSU nazionale, i circa 400 lavoratori coinvolti hanno chiesto certezze alle istituzioni: ‘basta proroghe e via ai pagamenti del sussidio’.

Senza sussidio a causa delle lungaggini della burocrazia. Ecco lo stato in sui versano i lavoratori socialmente utili della provincia di Lecce che questa mattina si sono riuniti in assemblea insieme ai rappresentanti nazionali della ‘Associazione Movimento LSU’.
 
Un incontro per fare il punto della situazione non solo sulla situazione italiana, ma soprattutto su quella salentina e che vede coinvolte circa 400 famiglie. L’incontro si è svolto presso la sede della Provincia di Lecce di via Ugo Botti, dove gli LSU leccesi hanno cercato di fare il punto sulle loro condizioni.
 
Alla presenza del Presidente del Movimento Alessandro Desideri, al centro del dibattito la precaria situazione delle 400 persone interessate al centro del dibattito l’assenza, preoccupante, del sussidio e l’attacco ai sindacati più rappresentativi, rei, secondo il tavolo dei relatori, di aver fatto poco quanto nulla per gli LSU.
 
“Ormai anche gli extracomunitari sono diventati lavoratori socialmente utili – è stato detto – e di conseguenza, per deduzione, noi siamo diventati al pari dei profughi. Con tutto il dovuto rispetto per chi cerca lavoro onestamente, questa situazione a noi non va per niente bene”.
 
All’ordine del giorno, l’appello accorato alle istituzioni sul rinnovo dei progetti e i pagamenti dovuti per i sussidio. Ma l’occasione è stata utile anche per spiegare la genesi della Associazione Movimento LSU, i suoi obiettivi, i suoi risultati ottenuti negli ultimi due anni a livello nazionale e l’auspicio della stabilizzazione entro il 2018.
 
L’assemblea, organizzata dal Movimento nazionale che ha sede a Rieti, fa così seguito all’ultima mobilitazione pubblica che gli LSU salentini misero in atto lo scorso 4 gennaio ai piedi della Prefettura. “C’è profonda preoccupazione per la mancata previsione nel cosiddetto ‘Decreto Mille Proroghe’ sul finanziamento delle attività dei Lavoratori Socialmente Utili impiegati in numerosissimi enti locali della provincia di Lecce”, venne ribadito in quella circostanza.
 
“Le istituzioni pensano di andare avanti a proroghe – hanno rimarcato oggi i rappresentati dei lavoratori – ma ora è il momento di avere certezze. Speriamo che il Parlamento ascolti le nostre ragioni”.



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