I Patronati contro il Governo Renzi, la protesta comincia dalla Prefettura

Con i tagli previsti dal Governo, l’uguaglianza d’accesso ai diritti sarà cancellata. Questa la paura dei dirigenti e direttori dei Patronati che questa mattina si sono ritrovati per un sit-in di protesta davanti al Prefetto

Richiamare l’attenzione del governo sui danni che i cittadini rischiano di subire con il taglio delle risorse agli enti di Patronato, oltre che sui risvolti di natura occupazionale che si potrebbero riversare sui dipendenti. È questo il motivo principale per cui questa mattina i Direttori provinciali e i lavoratori dei Patronati di Inca Cgil Inas Cisl Ital Uil e Acli (che insieme costituiscono il CePa, centro patronati) si sono ritrovati davanti alla sede della Prefettura di Lecce, per un sit-in di protesta. Una delegazione del CePa è stata ricevuta dal Prefetto Giuliana Perrotta con l’obiettivo di chiedere un provvedimento per far sì che sia tagliato il comma 10 dell’articolo 26, della “Legge di stabilità”.

Il governo, quindi, vuole tagliare le risorse per i Patronati con gravi conseguenze sulla tutela dei diritti di pensionati, disoccupati, invalidi civili e lavoratori dipendenti, tutte categorie che nei momenti di bisogno o difficoltà si rivolgono agli enti patronali, ma questi ultimi non ci stanno e hanno deciso di far sentire la propria voce. Si grida allo scandalo, quindi, contro questo possibile taglio di 150 milioni di euro, a causa del quale i Patronati non potrebbero più garantire un servizio gratuito a fronte di una richiesta di assistenza che nell’ultimo anno è cresciuta in maniera esponenziale.

“Iniziative simili si stanno svolgendo in tutta Italia e, nei prossimi giorni, non sono escluse possibili altrre iniziative, anche nei pressi degli istituti previdenziali Inps e Inail”. Si esprime in questo modo nel presentare la manifestazione di protesta la direttrice dell’Acli Lecce, Loredana Tundo, che poi continua annunciando: “Mercoledì prossimo, 19 novembre, saremmo presenti in Consiglio regionale e faremo sentire le nostre motivazioni ed istanze anche in quella sede. Prima, però, per la giornata del 15 novembre, i Patronati del CePa saranno in piazza Sant’Oronzo a Lecce per la protesta nazionale contro i suddetti tagli”.

La Tundo continua dicendo: “L’uguaglianza d’accesso ai diritti, se verrà approvata questa legge, verrebbe di fatto cancellata perché i tagli metterebbero in ginocchio la rete di solidarietà dei Patronati  a discapito di tutte quelle fasce deboli della popolazione che a noi si rivolgono. L’iniziativa di oggi è condivisa anche da altri raggruppamenti di Patronati (in tutto sono 24 quelli presenti sul territorio) che, insieme al CePa, saranno presenti domani al presidio. Il Fondo dei Patronati è alimentato da una quota dei versamenti dei contributi previdenziali obbligatori di tutti i lavoratori dipendenti. Dove finiranno questi contributi? Con la legge di stabilità proposta dal Governo, si vuole fare cassa con i contributi sociali, mettendo le mani sui soldi dei lavoratori”.



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