I soldi dell’Ecotassa ai comuni per ridurre i rifiuti. Approvata in Consiglio Regionale la Proposta di Legge

Il provvedimento porta la firma del Presidente della Commissione Bilancio, Fabiano Amati ed è stato approvato con un’ampia maggioranza. Vota no solo il M5S. Soddisfazione anche da parte delle opposizioni.

È stata approvata oggi in Consiglio Regionale la Proposta di legge in materia di destinazione straordinaria ai comuni dell'Ecotassa. Si tratta di un provvedimento che permetterà agli enti locali di compensare gli extra costi che stanno sostenendo per conferire i rifiuti fuori dalla Puglia ed evitare l’aumento della tasse e della Tari in particolare.
 
Il provvedimento va nella direzione di aiutare i comuni che sono impegnati nel tentativo virtuoso di far decollare la raccolta differenziata, ma si trovano a dover combattere ataviche abitudini distorte di molti cittadini e la mancanza della chiusura del ciclo dei rifiuti a cui la Regione non riesce a provvedere.
 
Insomma, gli enti comunali, già da domani potranno candidarsi per ottenere i finanziamenti.
 
Non nasconde la propria soddisfazione il Presidente della Commissione Bilancio della Regione Puglia Fabiano Amati, il provvedimento, infatti, porta la sua firma ed è stato approvato con un’ampia maggioranza, ben 32 voti favorevoli e solo 8 contrari i consiglieri del Movimento 5 Stelle: “Questo ora permetterà di compensare, attraverso progetti finalizzati, al risanamento ambientale e alla migliore raccolta dei rifiuti, rispettando la destinazione del gettito da ecotassa”, ha affermato Amati. “Come ho già detto in altre occasioni, la legge che abbiamo appena approvato non risolve definitivamente i problemi derivanti dalla gestione dei rifiuti, ma è un calmante. L'Ecotassa se ben gestita, calma gli ulteriori prelievi dei Comuni a mezzo Tari dalle tasche dei cittadini. È un altro passo in avanti che il Governo regionale ha fatto per uscire da un periodo di ‘crisi sui rifiuti’”.
 
A esultare anche il Gruppo Conservatori e Riformisti: “L'avevamo proposta più di un anno fa: l'Ecotassa doveva tornare ai Comuni, per realizzare progetti che riducano la produzione di rifiuti e per il risanamento di aree pubbliche degradate così da ridurre i costi di smaltimento e quindi abbassare la tassa sui rifiuti a totale carico dei cittadini.  Ora queste risorse diventano realtà grazie a una legge proposta proprio dalla maggioranza che accogliendo quella che era la nostra originale richiesta metterà a disposizione dei Comuni, che presenteranno progetti in linea con la normativa vigente, il 50% dell'Ecotassa. Anche in questo caso una nostra vittoria: è stato un nostro emendamento a far lievitare da 30 a 50 la percentuale di risorse da liberare.
 
A intervenire, infine, il Consigliere del Partito Democratico, Ernesto Abaterusso: “Siamo davanti a un passo in avanti positivo compiuto dalla Regione Puglia che, grazie all’approvazione di questa Legge, dimostra di voler finalmente andare nella direzione giusta e da tempo auspicata: aumento della raccolta differenziata, riduzione della produzione dei rifiuti, progressiva diminuzione delle tasse e giusto riconoscimento ai Comuni più virtuosi. Il cammino da fare è ancora lungo, ma oggi abbiamo dimostrato che l’intenzione della Puglia è quella di intraprendere una nuova strada fatta soprattutto di cambiamento e rinnovamento.

Critiche, però, giungono sdal Movimento Cinque Stelle: "Un provvedimento che dovrebbe far indignare i Comuni di Lecce e Taranto che oltre a ricevere i rifiuti da altre province, saranno ora costretti a rinunciare a metà dei fondi dell'ecotassa destinati alla bonifica delle discariche e al progetto di riduzione rifiuti. Tutto a causa di un altro provvedimento “marchetta” di Amati che nel tentativo di portare fondi nel proprio territorio elettorale, rischia di aggiungere al danno anche la beffa per leccesi e tarantini." così i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle che questo pomeriggio hanno votato contro la proposta di legge Amati che destina addirittura il 50% del gettito dell'ecotassa a quei comuni che hanno subito un aggravio dei costi per il trasferimento dei rifiuti a distanze superiori rispetto al luogo di conferimento abituale, nel periodo 1 luglio – 31 dicembre 2016. Abbiamo provato a migliorare il testo della proposta di Legge – proseguono i cinquestelle – attraverso la presentazione di diversi emendamenti tra cui il limite del conferimento fuori regione, e non fuori provincia, questo al fine di evitare che al danno, per alcune province, si aggiunga la beffa. Abbiamo provato anche a introdurre un sistema di monitoraggio dei costi del ciclo integrato dei rifiuti dei diversi Comuni e una clausola valutativa in modo che potesse essere chiara, annualmente, la ripartizione delle risorse e la rendicontazione delle spese. Infine abbiamo chiesto che all'interno delle progettualità che i comuni dovranno adottare, venisse valutata la possibilità di inserire i lavoratori delle società partecipate della Regione o di quelle aziende impiegate nella raccolta e smaltimento dei rifiuti che al momento si trovano in crisi o senza lavoro. Purtroppo, come spesso accade, non ci hanno ascoltati”.



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